Data: 17/01/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Incubo Statale: 30mila Tir in sette giorni A Silvi si spaccano le tubature dell'acqua per lo stress da mezzi pesanti: quattro rotture in poche ore. Il sindaco: ora basta. Testa: carichiamo i camion sui treni
SILVI Cinquemila Tir al giorno, quasi trentamila alla settimana: sono i numeri choc della Statale Adriatica diventata un incubo. E lo stress da mezzi pesanti sta causando danni. Solo ieri mattina sono scoppiate a Silvi quattro tubature dell'acqua.Le rotture hanno finito per mandare in tilt il traffico dei camion deviati dall'autostrada A14 nel tratto compreso tra Pescara Nord-Città Sant'Angelo e Atri-Pineto. COLONNA DI SMOG. Dalle 11.20 una colonna di Tir lunga oltre 10 chilometri ha mandato al collasso la Statale 16 da nord a sud partendo dal semaforo della ex Silvanella, zona Ponte Concio. Qui, proprio in mezzo alla carreggiata, è saltata la condotta dell'Aca che alimenta tutta la collina in contrada Stagliano. Immediato l'intervento degli operai del Comune che hanno cominciato a scavare in fretta e furia ma, fino alle 17 (orario di chiusura del cantiere), e nonostante il traffico venisse regolamentato dai vigili urbani a senso alternato, è stato un calvario per gli automobilisti e soprattutto i residenti costretti a respirare sostanze inquinanti come polveri sottili, idrocarburi policiclici aromatici e biossido di azoto. DAL CERRANO IN GIÙ. Le code partivano dalla Torre di Cerrano e arrivavano fino a Marina di Città Sant'Angelo, in entrambi i sensi di marcia. Intoppi anche alla rotonda Atri Pineto. Il sindaco di Silvi, Andrea Scordella, sin dalle prime ore del mattino, e vista la particolare gravità della situazione, ha monitorato di persona il tratto della Statale che attraversa la sua città, verificando le perdite d'acqua e i lavori in corso. La prima si è verificata tra l'Expo 2000 e il ponte Piomba, le altre, di entità minori, da via Roma verso sud. L'IRA DEL SINDACO. Scordella, a caldo, ha tuonato: «Ora basta. Le strade stanno collassando e con esse le condutture idriche. Le carreggiate sono lesionate per le innumerevoli e continue sollecitazioni delle migliaia di Tir che vi transitano notte e giorno. I cittadini sono allo stremo», dice senza perdersi d'animo. E alla domanda su come intende agire per porre fine all'emergenza, il primo cittadino risponde secco: «Nel caso in cui i valori dell'inquinamento risulteranno, alla fine del periodo di monitoraggio, sopra il livello di guardia, sarò obbligato, come autorità sanitaria, a emettere un'ordinanza di divieto del transito dei tir sulla statale». PRONTO A TUTTO. La decisione drastica dovrà essere presa di concerto con la Asl. «I risultati dell'Arta che abbiamo ricevuto (il Centro li ha pubblicati ieri, ndc) si riferiscono ai primi tre giorni di monitoraggio, sabato, domenica e lunedì scorsi», spiega il sindaco di Silvi. «Dovremmo attendere lunedì per avere dati completi oltre che la media ponderata dei valori delle polveri, gli idrocarburi aromatici e il biossido di azoto. Se mi chiede una previsione, rispondo che sono molto preoccupato considerando che, negli ultimi tre giorni, abbiamo superato i 5mila Tir ogni 24 ore». TUTTI INSIEME. Su quali saranno le conseguenze del blocco dei Tir, Scordella non si sbilancia: «Saranno, dopo, gli organi superiori come il Prefetto a prendere provvedimenti». Ma il sindaco di Silvi non è solo. Per lunedì prossimo, infatti, Diego Di Bonaventura, presidente della Provincia di Teramo, ha convocato nel Comune di Silvi un vertice con i primi cittadini di Pineto, Robert Verrocchio, Roseto, Sabatino Di Girolamo, e Giulianova, Jwan Costantini, per approntare una strategia condivisa sull'emissione di ordinanze. Mentre ieri, in prefettura a Pescara, si è riunito il Comitato operativo per la viabilità con sindaci, forze dell'ordine e associazioni degli autotrasportatori. Questi ultimi sono stati invitati a evitare di percorrere Statale 16 e A14 nella fascia oraria critica tra le 17 e le 20. Sul fronte smog arrivano anticipazioni anche sui dati raccolti dalla centralina mobile di Silvi martedì e mercoledì AUMENTANO LE POLVERI. «I valori delle sostanze monitorare si mantengono alti, come quelli di lunedì, seppure non siano stati superati i limiti di legge», dicono dall'Arta. In serata il sindaco di Città Sant'Angelo, Matteo Perazzetti, fa sapere che dalla Asl di Pescara lo hanno informato di un aumento delle polveri sottili e sottilissime (Pm10 e Pm2,5). Ma la media ponderata dei dati, che i sindaci si aspettano per lunedì, sarà pronta il giorno successivo, martedì 21 gennaio. È quindi prevedibile che la riunione slitti al giorno successivo. Ma per quella data il gip del tribunale di Avellino, Fabrizio Ciccone, avrà preso la sua decisione sulla riapertura ai Tir del viadotto Cerrano dell'A14. Che resta la chiave di volta. Testa: carichiamo i camion sui treni L'AQUILALa politica continua a scendere in campo sul blocco della A/14 e il traffico pesante sulla Statale 16. A intervenire sono il capogruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale, Guerino Testa, e il coordinatore di Montesilvano del partito, Pasquale Cordoma, che lanciano la proposta «di inibire il passaggio dei tir sulla Statale, considerato l'elevato livello emergenziale raggiunto, deviandolo sul circuito ferroviario». Intanto, la senatrice del M5S, Gabriella Di Girolamo, ha presentato un'interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, «per capire se si sta cercando una soluzione per ovviare agli innumerevoli disagi che si sono creati nell'area costiera abruzzese».«L'inesorabile premessa è che la situazione è complessa e a quanto pare non di immediata soluzione. Ma un piano d'azione per alleggerire il traffico, potrebbe essere quello di un accordo con le Ferrovie dello Stato per dirottare il transito dei mezzi pesanti su rotaie», propongono Testa e Cordoma, «un' idea sensata, ampiamente adottata in altre città italiane, oltre che in Europa, a fronte della difficile condizione che si è determinata, destinata a perdurare. Siamo in vero stato di allarme: Montesilvano e Città Sant'Angelo totalmente in tilt, come l'intera Statale 16, con enormi disagi quotidiani ed in ogni fascia oraria per gli automobilisti. Nonostante il parere positivo del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti di riaprire il viadotto Cerrano ai mezzi pesanti, con un sistema di costante monitoraggio, riteniamo la nostra proposta ugualmente valida». La senatrice Di Girolamo, invece, nella sua interrogazione, chiede di sapere se si sta cercando una soluzione per ovviare agli innumerevoli disagi creatisi in quell'area costiera abruzzese, «se sono in cantieri degli indennizzi per chi ha avuto danni e se non sia quella del viadotto Cerrano la ciliegina sulla torta della sciagurata gestione Aspi sui migliaia di chilometri che lo Stato ha affidato alla società Autostrade. La sicurezza dei cittadini», conclude, deve venire prima di tutto». |
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