Data: 07/09/2019
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE |
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Il Sente resta chiuso e sull’ex Istonia non possono passare i pullman. Riapertura scuole, grossi problemi per raggiungere Agnone
A due settimane scarse dalla riapertura delle scuole il sindaco di Agnone si accorge che praticamente le lancette dell’orologio dell’Alto Molise sono ferme ad un anno fa e chiede un vertice in prefettura. Lo scorso anno i problemi per alunni, insegnanti e per l’intera cittadina di Agnone erano essenzialmente la mancanza di cucine operative e fruibili presso l’istituto alberghiero e l’isolamento territoriale dovuto a strade dissestate e sconnesse, reso ancor più grave dalla inopinata chiusura del ponte Sente, il viadotto democristiano che collegava l’Alto Vastese con l’Alto Molise. Un anno dopo la situazione è esattamente la stessa: l’Alberghiero di Agnone non ha ancora le cucine a disposizione, perché i lavori di ultimazione non sono ancora iniziati, e la viabilità non è affatto migliorata, visto che il ponte Sente è ancora chiuso e che per raggiungere Agnone e le sue scuole bisogna fare il giro del mondo passando addirittura per Schiavi di Abruzzo, scendere sulla fondovalle Trigno, risalire dalla fondovalle Verrino e finalmente giungere, dopo un’ora abbondate di autobus, nell’Atene del Sannio. Con metà del tempo si arriva a Isernia o a Vasto, dove certo le scuole non mancano. In realtà la ex statale Istonia, ormai nota al vasto pubblico con il nomignolo di mulattiera, sarebbe percorribile anche dagli autobus che trasportano gli alunni presso le scuole agnonesi. La vecchia strada di collegamento tra Agnone e Castiglione è stata infatti “messa in sicurezza” proprio in seguito alla chiusura del ponte Sente. Frane e smottamenti sistemati alla buona, asfalto, qualche millimetro, posato e addirittura le strisce, la cosiddetta segnaletica orizzontale. Però, c’è un però; su quella strada gli autobus degli alunni non possono passare perché c’è un divieto di transito per i mezzi superiori alle 5,5 tonnellate di peso. Neanche i minibus passano, solo quelli più piccoli possono. Invece camion e mezzi agricoli violano quotidianamente il divieto, ma gli autobus no, perché le ditte di trasporto pubblico non si accolano il rischio di incappare, Dio non voglia, in un incidente su una strada chiusa con apposita ordinanza. Vertici “interforze” tra due Province e due Regioni non hanno risolto un bel niente. Non sono stati capaci, in un anno di tempo, di innalzare quel benedetto limite da 5,5 a 6,5 tonnellate, un piccolo espediente che avrebbe permesso agli alunni abruzzesi di poter passare sulla ex mulattiera per raggiungere le scuole agnonesi in venti minuti. |
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