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Data: 21/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Il Pd: filovia, stop alla richiesta dei danni È polemica dopo la mossa della Tua che ha chiesto due milioni al comitato dei residenti: «Sembra un atto intimidatorio»

PESCARA È polemica dopo la richiesta di una cauzione da due milioni di euro richiesta dalla Tua al comitato di residenti che ha fatto ricorso contro la filovia sulla strada parco. In attesa della decisione del Consiglio di Stato, è il Pd a intervenire: «Anziché chiedere cauzioni milionarie a semplici cittadini che, al di là della condivisione o meno delle posizioni espresse, utilizzano le forme previste dalla legge per manifestare un dissenso, c'è da chiedersi se i vertici di Tua abbiano pensato al fatto che in caso di soccombenza di fronte al Consiglio di Stato, l'azienda sarà chiamata a risarcire la città, in quanto parliamo di un'opera finanziata con risorse pubbliche rilevanti e per la quale sono state indicate puntuali prescrizioni non sempre rispettate, almeno secondo quanto rilevato dal Tar», dicono i consiglieri Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo, assieme ai consiglieri della lista civica "Per Sclocco Sindaco" Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli. Secondo la Tua, con i lavori fermi, i 6 filobus già nel deposito aziendale rischiano di deteriorarsi, a partire dalle batterie per un importo di 1,4 milioni.Il caso della filovia, opera pensata nel 1992 e mai finita - tre mesi fa i lavori sono stati fermati dal Tar adito dal comitato Strada parco Bene comune -, non smette di alimentare polemiche. «La decisione di Tua, società interamente pubblica, di chiedere una cauzione di due milioni ai cittadini rischia di essere solo un atto intimidatorio che va ben oltre il merito della vicenda filobus. Tua ha tutti gli strumenti per confrontarsi sui contenuti senza utilizzare velate minacce di questo tipo. Ritiri la richiesta di cauzione emessa nei confronti dei cittadini e riconduca il confronto su un terreno ordinario».


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