Data: 08/12/2020
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Il governo diffida Marsilio ma il presidente tira dritto «Intimidazioni e minacce. Boccia e Speranza: «Ritirare ordinanza responsabilità penali su eventuali contagi». Il passaggio alla zona arancione
La linea della Regione: «Indicatori in calo non è vero che saremmo usciti il 9 dicembre». Marsilio a SKTG24: intimidatorio tono governo (guarda il video) L'AQUILA Nella giornata in cui l'Abruzzo si è svegliato in zona arancione con un anticipo di 48 ore (con commercianti a metà tra le agognate aperture e la confusione generata dalle polemiche), scelta unilaterale che il presidente della Regione Marco Marsilio ha difeso strenuamente anche al cospetto dei «toni intimidatori e minacciosi» del governo che ipotizza addirittura responsabilità penali per gli eventuali contagi che scaturiranno dall'ordinanza, il bollettino giornaliero del coronavirus ha fatto registrare un numero bassissimo di contagi e di tamponi eseguiti: appena 124 casi su 1.636 test, con una percentuale di positività salita dal 6,2 per cento dell'altro ieri al 7,58. Effetto di una ridotta attività domenicale che pure da molto tempo non si verificava. Qualcuno vi ha persino letto una volontà strumentale di abbassare ulteriormente i dati assoluti nel giorno del grande scontro con il governo. Ieri Marsilio, con accanto l'assessore alla Salute Nicoletta Verì, ha tenuto una conferenza stampa, a palazzo Silone, dopo aver firmato, domenica sera, l'ordinanza che, senza l'avallo del governo, ha riportato l'Abruzzo in arancione, con la riapertura dei negozi e, da domani, di centri commerciali e scuole in presenza anche per seconda e terza media. Il presidente è stato per questo diffidato con una lettera firmata dai ministri Boccia (Affari regionali) e Speranza (Salute) nella quale si chiede il ritiro dell'ordinanza. Marsilio ha replicato con durezza. Intanto facendo chiarezza sulla questione dei tempi: «Non è vero che l'Abruzzo sarebbe tornato in arancione il 9 dicembre. Il governo ha detto questo solo alla luce del mio provvedimento. Fino ad ora l'ordinanza di Speranza prevede che l'Abruzzo sia in rosso fino al 20 o al più fino alla cabina di regia di venerdì, con conseguente ordinanza efficace, eventualmente da domenica. In realtà oggi l'Abruzzo ha gli indicatori principali perfettamente in media nazionale. Continuare a stare in zona rossa, facendo perdere ai commercianti il preziosissimo ponte dell'Immacolata, sarebbe stato un danno sproporzionato rispetto al microscopico beneficio». Due giorni definiti «decisivi per la vita economica del Paese». |
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