La Forestale (mentre il Comune ha chiesto ieri lo stato di emergenza) sta già sentendo alcuni testimoni, persone a vario titolo informate sui fatti, che potrebbero aiutare gli inquirenti nelle indagini sui roghi che hanno distrutto parte della Pineta dannunziana. Ma saranno di supporto anche i risultati dei rilievi che la Forestale sta effettuando da giorni nelle aree interessate dai roghi, perché dal metodo delle evidenze fisiche sarà possibile ricostruire come il fuoco si è sviluppato. Sul fronte delle testimonianze, c'è anche quella di Liliana Prosperi, che vive in una casa in via Lago Isoletta, proprio di fronte l'area protetta in cui si è sviluppato il primo incendio, che racconta di aver visto una sequenza di roghi partire a domino, come se qualcuno li appiccasse a comando.
«Ero a casa domenica pomeriggio racconta Prosperi che sul suo profilo Facebook ha inoltre documentato l'accaduto con una serie di video e che si è resa disponibile per rendere spontanee dichiarazioni alla Forestale e ai magistrati che indagano sui roghi quando mi ha telefonato mia madre, intorno alle 14.30, e mi ha detto di ritirare i panni stesi perché dalla sua finestra vedeva del fumo. Così mi sono affacciata e dal mio balcone ho visto chiaramente un focolaio, con fiamme alte, che si propagavano all'inizio della collina, in prossimità di via Terra Vergine. Così tra le 14.30 e le 14.45 ho chiamato i Vigili del Fuoco, per segnalare il rogo e loro mi hanno risposto che avevano una sola squadra. Dopo poco, sempre dal mio balcone, ho visto partire una serie di incendi a domino, nell'area verde in prossimità dell'uscita della galleria ferroviaria, poi all'imbocco dell'asse attrezzato, infine al comparto numero 5 della Pineta dannunziana».
VICINI La donna, che racconta di aver vissuto momenti di panico, con le fiamme che lambivano lo stabile e di essere stata soccorsa da alcuni vicini accorsi a spegnere i focolai con coperte e tappeti, aggiunge inoltre: «Quando ho visto il secondo incendio divampare in prossimità della galleria ferroviaria, ho allertato anche Trenitalia, ma non mi ha risposto nessuno e poco dopo ho visto passare due treni, uno merci e uno regionale. Ho anche fatto un accesso agli atti per ricostruire tutte le chiamate effettuate con il mio cellulare e sono a disposizione degli inquirenti per fornire la mia testimonianza sui fuochi che domenica partivano a domino».
Intanto proprio ieri il Comune ha effettuato un ulteriore sopralluogo, anche per capire quando sarà riaperta al traffico la via che passa in mezzo alla Pineta e gli svincoli dell'asse attrezzato di Pescara Sud e San Silvestro-Francavilla. L'Anas ieri sera ha riaperto l'uscita per San Silvestro-Francavilla che era stata chiusa a causa del rogo. Resta ancora chiuso lo svincolo di Pescara sud in ingresso e in uscita, chiusura necessaria per effettuare la bonifica dei luoghi, accertato ormai che non ci sono problemi inerenti la staticità delle strutture, ma occorre mettere in sicurezza le strade dagli alberi pericolanti.
E' di ieri anche una prima relazione stilata dal Comune, a seguito dei sopralluoghi, coordinati dall'ingegnere Giuliano Rossi, lungo le vie Ignazio Silone, della Bonifica e Pantini. «Sono 53 gli alberi compromessi dall'incendio, che precisa il presidente della commissione ambiente, Ivo Petrelli dovranno essere abbattuti per ripristinare la viabilità tutt'attorno alla Riserva naturale dannunziana, a partire da via della Bonifica, che l'amministrazione comunale vuole riaprire al traffico già da stasera.
Altre 48 piante presentano segni di ferite gravi e dovranno essere monitorate, perché potenzialmente pericolanti, ma prima di procedere con la loro eventuale rimozione i tecnici suggeriscono di temporeggiare per verificare la possibilità di una ripresa».