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Data: 17/02/2023
Testata Giornalistica: LA SICILIA

Il congresso nazionale della Filt Cgil. Landini: «C'è poca sicurezza sul lavoro» Il leader del sindacato duro sul «silenzio assordante del governo» Ferraris, Fs: «L'obiettivo è di raddoppiare la quota delle merci trasportate, Mediterraneo hub naturale»

CATANIA. "Salari, diritti,regole per i trasporti del futuro". Un titolo che è quasi un manifesto quello del congresso nazionale della Filt Cgil in programma in questi giorni ad Acicastello. Una platea di quasi 500 delegati e delegate ha fatto da contraltare alla successione degli interventi sul palco. Un appuntamento che arriva a conclusione di un percorso lungo tre mesi contraddistinto da assemblee di base,congressi territoriali e regionali. La fase congressuale ha visto oltre 2 mila assemblee nei posti di lavoro, oltre 100 congressi tra territoriali e regionali, con l'elezione di altrettanti segretari tra nuovi e conferme. A mettere subito in chiaro le cose ci ha pensato nel suo intervento il segretario della Cgil Maurizio Landini «Quando la presidente del Consiglio dice che bisogna lasciar fare a chi vuol fare' è un messaggio che non sta in piedi in un Paese dove c'è lavoro nero, non si rispettano le leggi, dove continua ad esserci una strage con le morti sul lavoro e dove la salute è considerata un costo». Intervenendo, in videoconferenza ha voluto ribadire «Dietro quello che sta accadendo -aggiunge- ci sono responsabilità politiche e del sistema delle imprese e noi dobbiamo denunciarlo e dobbiamo mobilitarci per questo». Guardando al quadro d'insieme di opportunità e fattori di sviluppo, l'amministratore delegato del gruppo Fs, Luigi Ferraris, ha invece chiarito come «l'hub logistico del Mediterraneo sia sempre più strategico. Dobbiamo fare investimenti soprattutto in nuovi terminali - ha spiegato Ferraris - che consentano di collegare il trasporto su gomma con il trasporto ferroviario. Mettendo in fila tutti gli stanziamenti,che sono imponenti», tra fondi del Pnrr e contratti di programma con il ministero dei Trasporti,"complessivamente portano ad un orizzonte di investimenti intorno ai dieci anni che tra Rfi e Anas arrivano a 160 miliardi di euro, probabilmente tendente ad aumentare». «Abbiamo scelto la Sicilia perché è significativo scegliere il Sud che ci appare sempre più dimenticato» ha invece affermato il segretario generale della Filt Cgil Stefano Malorgio nella sua relazione in sottolineando che «è una scelta che assume particolare valore in questi giorni di discussione sulla autonomia differenziata. Lavorare sugli egoismi territoriali - ha spiegato Malorgio - significa sacrificare sia la tenuta nazionale che la capacità di fare sistema del Paese», riferendosi al «trasporto pubblico locale e per i porti per i quali potremmo essere difronte ad una visione di porti regionali. Una follia che non serve. Al Mezzogiorno in particolare. Servirebbero invece le risorse del Pnrr - ha concluso Malorgio - che rappresentano un'occasione storica per ridurre i divari di accessibilità Nord-Sud, particolarmente per la parte ferroviaria e autostradale». Critico con il governo nazionale an- che il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo: « In una regione poverissima di infrastrutture ci saremmo aspettati un intervento più vigoroso e concreto da parte del governo Meloni. E invece oggi, (ieri per chi legge ndr) a Catania, l'intervento del sottosegretario alle Infrastrutture Rixi è stato purtroppo alquanto deludente. Non un impegno specifico sul consistente ritardo - ha proseguito - dei cantieri sull'autostrada Catania Palermo, su quelli che riguardano i lavori sull'asse ferroviario Messina- Catania Palermo e sull'inizio dei lavori per la Catania-Ragusa».


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