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Data: 20/09/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO

Il centrosinistra stringe sull'ex rettore D'Amico, manca solo l'ufficialità Il suo profilo è ritenuto il più unificante nella coalizione alternativa all'uscente

L'AQUILA Per l'ufficialità bisognerà attendere ancora qualche giorno, ma salvo dietrofront dell'ultimo minuto sarà Luciano D'Amico il candidato presidente che, alla guida di Abruzzo Insieme, sfiderà il governatore uscente di centrodestra Marco Marsilio. Non è chiaro al momento se Azione deciderà di restare all'interno della coalizione, di tentare la corsa in solitaria o di avvicinarsi al centrodestra, come già accaduto alle scorse amministrative a Teramo.
Negli ambienti di area centrosinistra-M5S l'unico nome che circola e che viene dato per certo è proprio quello dell'ex rettore dell'Università di Teramo e già presidente della Tua, la società regionale di trasporto pubblico. Pur non essendoci l'ufficialità, che comunque dovrebbe arrivare a stretto giro secondo quanto riferito da fonti interne alla coalizione alternativa a Marsilio, il profilo di D'Amico al momento è considerato «l'unico non divisivo» tra i nomi sul tavolo.
La scelta è dunque ricaduta su una figura non politica ma considerata civica, al contrario per esempio della scelta dei Dem che hanno proposto- e difeso nel tempo questa decisione- Silvio Paolucci, capogruppo Pd in Regione Abruzzo, che ha un profilo appunto politico. La spinta definitiva sarebbe arrivata dopo lo scatto in avanti di Azione, che nei giorni scorsi ha rilanciato il nome di Carlo Costantini, ex parlamentare e già candidato presidente per il centrosinistra, che- dai rumors- avrebbe di fatto coalizzato tutti i gruppi su Luciano D'Amico. Azione infatti nei giorni scorsi ha provato ad imporsi nel Campo largo: «L'assemblea di Azione, avendo apprezzato nel corso di queste settimane le valutazioni positive espresse sulla sua persona da parte di alcune delle forze politiche che siedono al tavolo del progetto, chiede a Carlo Costantini di prendersi la responsabilità nel guidare il progetto alternativo all'attuale governo regionale in quanto profilo che più di ogni altro può esser capace di fare sintesi tra le forze in campo in opposizione alla giunta Marsilio portando avanti questi temi», si legge nella nota. Proposta accettata da Costantini: «Accetto la vostra richiesta alle seguenti condizioni: che io possa avere la possibilità di presentarmi non come candidato di Azione ma come candidato di tutta la coalizione; che io possa avere prima la possibilità di confrontarmi personalmente con gli amministratori, attivisti e iscritti di partiti e movimenti che siedono al tavolo del progetto Abruzzo Insieme- ha sottolineato-. Questo perché non accetterei mai che il mio nome possa rappresentare una sola parte o che sia calato dall'alto. Il percorso deve essere condiviso dai dirigenti, ma anche dalle basi dei partiti e delle forze che vogliono creare un'alternativa seria per la nostra regione».
ALCHIMIE - Un rilancio quello del deputato e segretario regionale di Azione, Giulio Cesare Sottanelli, che potrebbe far pensare a una prossima rottura tra il partito di Carlo Calenda e l'asse centrosinistra-M5S. Uno scenario in cui si aprirebbe la possibilità di una terza candidatura alla presidenza di Costantini o a una ricerca di intesa con il centrodestra. Un avvicinamento che sarebbe comunque molto difficile, soprattutto dopo le parole del coordinatore regionale della Lega, Luigi D'Eramo, dopo le scorse comunali. D'Eramo in quell'occasione ha definito il candidato sindaco Carlo Antonetti, «scelto per di più da Azione», «inadeguato», sottolineando che si è scelto di seguire «alchimie che si sono rivelate un suicidio politico».

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