Data: 12/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Il caso delle corse festive saltate Panoramica: stiamo verificando L'azienda: «Abbiamo chiesto al Comune di cercare la soluzione alla mancanza di un presidio igienico»
Il prefetto Forgione convoca le parti in causa: sarà un confronto sui fondi regionali per i lavoratori CHIETI La vertenza della Panoramica torna sul tavolo del prefetto Armando Forgione. Di fronte al muro contro muro tra azienda e rappresentanti sindacali, il sindaco Diego Ferrara aveva richiesto un nuovo incontro alla prefettura e l'istanza è stata accettata. La prefettura ha convocato il vertice per martedì. L'invito è stato inviato a Comune, Regione, sindacati (Filt-Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal) e società La Panoramica. In ballo ci sono i 400mila euro che la Regione ha stanziato con una legge dello scorso dicembre per i lavoratori dell'azienda dei trasporti, fondi che ora sono nelle casse del Comune e su cui non c'è accordo per come devono essere ripartiti. L'occasione sarà sfruttata anche per cercare di sciogliere gli altri nodi della vertenza, a cominciare dai carichi di lavoro, per continuare con i tempi di percorrenza giudicati dai sindacati non adeguati, i turni massacranti e le corse che saltano. Su quest'ultimo punto il sindaco Ferrara si era lamentato dopo essere venuto a conoscenza che dalla Panoramica qualcuno imputava al Comune la causa delle corse saltate, soprattutto alla domenica. Su questo punto replica la Panoramica: «Per i disservizi nei giorni festivi che registriamo da un po' di tempo», dice l'azienda, «sono state avviate le dovute procedure interne per l'accertamento dei fatti e delle conseguenti responsabilità che stanno determinando il salto di alcune corse con ciò concretizzando l'interruzione di pubblico servizio. Tutti gli autisti coinvolti si sono giustificati con identica motivazione: abbiamo dovuto raggiungere il deposito aziendale di via Picena per improrogabili esigenze fisiologiche e, di conseguenza, abbiamo saltato la corsa e derogato alle disposizioni del turno di servizio. A riguardo segnaliamo che, dopo la chiusura del bagno pubblico situato in piazza San Giustino, abbiamo ripetutamente chiesto all'amministrazione comunale di ripristinare o assicurare sul territorio comunale la presenza di presidi igienici di cui i nostri agenti possano servirsi durante l'espletamento del servizio. In un recente incontro del 31 ottobre con l'amministrazione comunale abbiamo di nuovo sottoposto all'attenzione della stessa l'esigenza di trovare urgentemente una soluzione al riguardo e l'amministrazione ha indicato la possibile allocazione di un bagno chimico in via Carlo Madonna, nei pressi di Largo Escrivà, capolinea di alcune linee del nostro servizio». Poi l'azienda continua: «Poiché il 1° novembre si sono ripetuti salti di corse, e non avendo avuto notizie positive dall'amministrazione comunale sulla possibilità di collocare con urgenza il bagno chimico in via Madonna, il 7 novembre abbiamo inviato una richiesta al Comune in cui ci siamo dichiarati disponibili a sostituirci allo stesso nella procedura pratica per l'installazione del bagno chimico previo rilascio della prescritta autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico». Quanto al problema dei 400mila euro «la procedura che si deve osservare per destinare i fondi», dice la società, «non risulta essere chiara». Sul punto, chiude la Panoramica, tutto rinviato alla riunione di martedì in prefettura.
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