«È successo tutto in un attimo. Grazie a Dio stiamo tutti bene. Nessun ferito, ma abbiamo avuto paura di morire. Ci stringiamo intorno alla famiglia dell'autista deceduto. Dobbiamo sottolineare la bravura e la prontezza di riflessi del conducente che era alla guida nel momento dell'impatto, che ha evitato il peggio». Questo il commento generale dei passeggeri dell'autobus turistico, provenienti da Pescocostanzo e da Roccaraso, rimasti coinvolti nell'incidente avvenuto sull'autostrada A13 del Brennero, in Austria, dove ha perso la vita il primo autista Remo Di Marco, 63enne di Sulmona, poliziotto penitenziario in pensione, che poco prima aveva ceduto la guida al collega, Danilo Rainaldi, 23 anni, che ha evitato una strage.
LE TESTIMONIANZE «Per noi è stato un grosso spavento, siamo addolorati per Remo, la seconda guida del puLlman - racconta uno dei passeggeri di 64 anni - solo la prontezza e la bravura del giovane autista ha evitato il peggio. Io sarò sempre grato all'Austria, alla loro polizia, ai vigili del fuoco e al personale dell'autostrada che ci hanno subito soccorso e assistito dal punto di vista sanitario e psicologico. Sono venuti incontro a tutte le nostre necessità, ospitandoci in una loro struttura al caldo. Veramente encomiabile e commovente la loro abnegazione e solidarietà». In base alle testimonianze di alcuni passeggeri, l'impatto sarebbe avvenuto poco dopo le 9 del mattino, durante il viaggio verso Innsbruck, per visitare i mercatini di Natale. La comitiva - due pullman con cento persone - aveva lasciato l'hotel dove aveva pernottato, intorno alle 8. C'era un clima di festa all'interno del bus. Poi la richiesta di un caffè dalla macchina da espresso, in dotazione al pullman. Giusto il tempo di servirne uno e il successivo impatto dell'autobus contro un camion, che a causa del ghiaccio ha perso il controllo. La vittima, Remo Di Marco, in quel momento era in piedi. Inevitabile, per lui, l'impatto violento contro il parabrezza del bus, con conseguenze che poi si sono rivelate fatali. Frammenti di vetro del parabrezza, hanno colpito anche una ragazza che stava servendo il caffè, fortunatamente senza ferirla. È stata lei a dare conforto a tutti, rassicurando, sulle sue condizioni di salute. «Non ho esitato a prestare i primi soccorsi a Remo - dice la volontaria della Croce Rossa altosangrina - Ho fatto tutto quello che era necessario fare in questi casi, fino all'arrivo del personale medico e infermieristico della città di Innsbruck. Rivivere quei momenti mi rattrista moltissimo, soprattutto per non essere riuscita a salvare la vita a Remo. Devo dire che Danilo è stato bravissimo nelle manovre. L'incidente non ha avuto conseguenze ancora più tragiche, grazie alla sua prontezza di riflessi e alle ottime capacità di guida. In lui abbiamo sempre riposto fiducia nei nostri viaggi. C'era il ghiaccio per terra. Ma noi, gente di montagna siamo abituati».