Data: 05/01/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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I dannati del controesodo File record di 12 chilometri Ecco le immagini scattate ieri pomeriggio nel tratto teramano dell'A14 Maxi tamponamento senza feriti gravi. Ma è partita un'altra inchiesta sulla sicurezza nelle gallerie
PESCARA Il traffico è tornato infernale ieri sera sull'autostrada A14, in direzione Nord, dopo le code chilometriche che hanno già mandato in tilt la viabilità tra Marche e Abruzzo nei giorni precedenti il Natale, a causa dei restringimenti di carreggiata per i sequestri sui viadotti.
TUTTI IN CODA. Oltre dodici, complessivamente, i chilometri di coda nei tratti in questione in Abruzzo, dove c'è stato anche un maxi tamponamento per fortuna senza gravi conseguenze. La Regione Abruzzo nel far sapere che la Protezione civile si è mobilitata in previsione delle criticità di oggi e domani, per il controesodo natalizio, aveva anche consigliato «a chi dovrà rimettersi in viaggio di valutare un anticipo della partenza alla mattinata di sabato 4 o un posticipo a martedì 7».
I TRATTI CALDI. Ieri pomeriggio nei tratti interessati dai sequestri si registravano incolonnamenti di oltre cinque chilometri tra Pescara Nord e Pineto, tre tra Pescara Sud e Pescara Ovest e uno tra Val Vibrata e San Benedetto. Ma la situazione poi è peggiorata. Traffico record e smog, come conseguenza dei rallentamenti in autostrada, anche nei tratti urbani della Statale 16. Sempre come conseguenza dei provvedimenti dell'autorità giudiziaria, resta chiusa la stazione di Roseto, in uscita per chi proviene da Nord e in entrata per chi è diretto verso Nord. Il casello è bloccato dal 7 dicembre scorso, a seguito del provvedimento di sequestro delle barriere bordo-ponte di entrambe le carreggiate del viadotto del Vomano. Interdetto, inoltre, a mezzi pesanti e autobus il tratto tra Atri-Pineto e Città Sant'Angelo-Pescara Nord, in entrambe le direzioni. ALLERTATI. Monitora la situazione viabilità il Centro operativo autostradale (Coa) di Città Sant'Angelo. Mentre la Protezione civile ha predisposto un sistema di «preallerta delle organizzazioni di volontariato», per organizzare un eventuale supporto agli automobilisti. Nel week end precedente il Natale le code avevano mandato letteralmente in tilt l'autostrada, con incolonnamenti che hanno raggiunto persino i 23 chilometri e tempi di percorrenza Ancona-Pescara - tratto di meno di 150 chilometri per cui in condizioni normali si impiega circa un'ora e trenta - di oltre sette ore.LE REAZIONI. Presentata e protocollata ieri mattina a Silvi, una mozione urgente da discutere al prossimo Consiglio comunale, convocato per mercoledì 8 gennaio alle 16 in prima seduta. Mozione da inserire all'ordine del giorno che riguarda la situazione relativa al transito dei mezzi pesanti lungo tutto il percorso comunale, per via del divieto di transito sull'A14. «Non possiamo attendere altro tempo e affidarci alla sola "giustificazione" dell'inquinamento per emettere ordinanza o prendere provvedimenti», afferma Vito Partipilo, consigliere comunale ed ex vicesindaco di Silvi, «si tratta ormai di pubblica sicurezza e pubblica incolumità. Oltre che salvaguardia delle stesse categorie di autotrasportatori che, alla pari dei cittadini di Silvi, sono vittime di questa decisione. Il sindaco Andrea Scordella non può e non deve essere lasciato solo. Ho chiesto al sindaco», conclude, «una formale diffida verso la società autostrade per i danni arrecati alla città e affinché faccia in fretta»
ECCO LA MAPPA. Il Centro ripubblica oggi la mappa del disagio (vedi a sinistra): una via Crucis dei sequestri che, partendo da Nord, dal confine con le Marche, e scendendo verso Sud, segna la sua prima tappa sul viadotto Colonnella, che indichiamo con il numero 1. A seguire si incontrano lungo il viaggio i restringimenti sui viadotti Roseto/del Vomano (2), che è l'ultimo della lunga serie di sequestri; quindi i viadotti del Calvano (3) e del Cerrano (4) e, quasi senza soluzione di continuità, i viadotti diventati imbuti per il grande traffico di Santa Maria (5) e Marinelli (6). Si tira il fiato per qualche chilometro prima di incappare sul sequestro numero 7 sul viadotto Vallelunga, a cavallo tra Chieti e San Giovanni teatino. Infine, l'ultimo dei restringimenti s'incontra nel territorio di Fossacesia, sul viadotto Fonte dei Preti, indicato nella nostra mappa con il numero 8.
I LIMITI. Su queste infrastrutture dell'A14, dalla Val Vibrata al Chietino, la velocità massima scende a 40 km all'ora per i Tir e 60 per le auto, e le carreggiate sono dimezzate. I disagi, in modo esattamente speculare, si incontrano percorrendo in direzione opposta, da Sud verso Nord, il tratto abruzzese dell'A14. I sequestri hanno un unico obiettivo da parte della procura di Avellino: quello di impedire che si ripeta in Abruzzo la strage di Acqualonga, avvenuta il 28 luglio 2013 sull'A16, quando un pullman volò da un viadotto, perché le barriere cedettero facilmente, e morirono 40 persone. Da qui parte l'inchiesta madre che si è allargata a tutt'Italia.
Ma è partita un'altra inchiesta sulla sicurezza nelle gallerie
Dopo quella sui viadotti che ha fatto scattare numerosi sequestri anche in Abruzzo, la procura della Repubblica di Avellino, che conduce le indagini a livello nazionale, ha aperto un'inchiesta anche sulle gallerie partendo dall'autostrada Napoli-Bari. Il procuratore Rosario Cantelmo - riportano i siti on line campani - ha avanzato una richiesta di esibizione e consegna della documentazione relativa alla galleria. Secondo l'inquirente, ci sarebbero "gallerie non a norma, sprovviste di dotazioni impiantistiche minime prescritte per legge con conseguenti pregiudizi alla sicurezza della circolazione". Il 30 dicembre scorso, sull'A26 dei trafori, in Liguria, si è verificato il crollo di un pezzo della galleria Berté (nella foto in alto). Per fortuna nessuno dei blocchi di cemento è finito sulle auto di passaggio, provocando un'altra strage dopo quella del ponte Morandi (43 vittime), avvenuta a pochi chilometri di distanza, o di Acqualonga del 28 luglio 2013 (40 morti).
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