Data: 16/10/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Green pass, il primo giorno Anche i Tir superano il test Scongiurati i problemi nell'autotrasporto per autisti stranieri non vaccinati. Porto di Ortona e Tua, quasi tutto liscio
Niente blocchi nel maggiore scalo merci. Trasporto locale: a Pescara in 29 senza certificato L'Abruzzo supera la prova Green pass anche nei settori più critici. Il certificato verde è diventato obbligatorio da ieri nei luoghi di lavoro, ma gran parte delle attività della regione è riuscite a superare l'atteso test. Dai cantieri ai vigili del fuoco, passando per i piccoli commercianti e gli esercenti. I problemi maggiori hanno riguardato gli autotrasportatori, come si temeva alla vigilia, ma anche in quel caso il bilancio varia in base alla dimensione e al tipo di azienda. In ogni caso, il tessuto produttivo abruzzese ha resistito alla prova fatidica dell'obbligo di certificato verde.
SULLE STRADE «Per quanto riguarda gli autotrasportatori, la questione è chiara», sottolinea William Facchinetti, segretario regionale della Fita-Cna, «gli autisti delle piccole aziende abruzzesi sono quasi tutti vaccinati e ieri non hanno avuto grossi problemi nello scarico della merce. I veri problemi hanno interessato le aziende più grandi. Molte di loro, avendo bisogno di parecchi autisti, ne hanno anche parecchi stranieri che, in linea di massima, non sono vaccinati e non hanno il Green pass. Ho saputo di diversi autisti che, nella giornata di ieri, erano in viaggio dalla Lombardia a Pescara e non hanno potuto scaricare la merce perché non sono riusciti farsi un tampone lungo la strada». La differenza tra grandi e piccole aziende, dunque, ha determinato anche i problemi col Green pass obbligatorio: «Ci sono aziende con molti autisti che non stanno lavorando a causa dell'obbligo di Green pass. Alcuni di loro si sono messi in malattia. Quelle più strutturate, avendo bisogno di più personale, sono anche più esposte alla possibilità che uno di loro non abbia il Green pass. E per alcuni ieri è stato un problema nelle operazioni di scarico della merce». Ci sono stati anche alcuni autisti, vaccinati ad inizio ottobre, a cui non è ancora arrivato il Green pass e di conseguenza non hanno potuto scaricare: «Era uno dei rischi e ieri purtroppo è successo anche questo», prosegue Facchinetti, «poi fa rabbia che il governo abbia introdotto l'obbligo ma non per gli autotrasportatori che arrivano dall'estero. Il settore sta cercando di tenere duro, ma con questa discriminazione diventa difficile».
LE IMPRESE Strettamente connesso al capitolo autotrasporti c'è quello delle imprese. Soprattutto le piccole attività del terziario, che peraltro sono anche quelle più esposte ad eventuali problemi nel settore dell'autotrasporto: «Ma le imprese abruzzesi si sono mostrare molto sensibili alla vaccinazione», sottolinea Lido Legnini, direttore regionale di Confesercenti, «nelle piccole aziende del terziario, in Abruzzo, solo il 5 per cento dei lavoratori, tra titolari e dipendenti, sono sprovvisti di Green pass». Inoltre, secondo i dati di Confesercenti, 8 imprenditori abruzzesi su 10 si erano cautelati accertandosi che i propri dipendenti avessero il Green pass nei giorni precedenti al 15. «Molti si sono cautelati», conclude Legnini, «e in questo modo hanno ridotto sul nascere possibili difficoltà». Da segnalare, poi, che nella giornata di ieri 15 operai, sprovvisti di Green pass, non sono stati fatti entrare alla Magneti Marelli di Sulmona, e in quattro al Cogesa.
IN CASERMA Hanno superato il test anche i vigili del fuoco, dopo l'appello del sindacato autonomo Conapo che, nei giorni scorsi, aveva chiesto al governo interventi per sopperire al personale sprovvisto senza Green pass. Nella giornata di ieri, le difficoltà maggiori sono state registrate all'Aquila che, tra i due cambi turno della giornata, ha contato 6 vigili del fuoco sprovvisti di Green pass. Anche nella caserma di Roseto, per il turno serale di ieri, in 3 non sono potuto entrare perché sprovvisti di certificato. Uno, in mattinata, anche a Teramo. «Ma anche dove ci sono state defezioni, come pure a Chieti ieri mattina (3), il sistema ha tenuto», conferma Elio D'Annibale, segretario regionale del sindacato autonomo Conapo, «l'obiettivo è evitare che i dipendenti che hanno il certificato siano costretti ad aumentare le ore di lavoro per colmare le lacune di chi è sprovvisto di Green pass e non può lavoare. Ma questo ieri non è accaduto fortunatamente. Teniamo d'occhio però la situazione perché i due cambi turno di oggi sono quelli col maggior numero di non vaccinati». nei cantieriAnche i cantieri abruzzesi, in linea generale, hanno superato l'atteso test di ieri, come conferma Aurelio Malvone, presidente regionale di Cna Costruzioni: «Nei cantieri abruzzesi la situazione è rimasta sotto controllo e questo mi ha stupito in positivo. Non mi aspettavo che il sistema potesse superare in questo modo, e senza particolari problemi, l'attesa prova Green pass. C'è stata una grande risposta e molti sono corsi a vaccinarsi o a farsi il tampone proprio al fotofinish: ad esempio, nella mia azienda, nell'arco delle ultime 24 ore si sono vaccinati anche gli ultimi 5 dipendenti. Ho visto tanta disponibilità», conclude Malvone, «e tanta collaborazione per cercare di non interrompere i servizi e l'attività lavorativa».
Porto di Ortona e Tua, quasi tutto liscio. Niente blocchi nel maggiore scalo merci. Trasporto locale: a Pescara in 29 senza certificato
ORTONAI porti principali del Paese hanno visto scioperi dei lavoratori e disagi, nella giornata di ieri. Ma nel maggiore scalo merci d'Abruzzo, il porto di Ortona, la situazione è rimasta sotto controllo. Lo conferma anche la Guardia Costiera, sottolineando anche che quasi il cento per cento dei lavoratori portuali si è già vaccinato e questo ha contribuito ad azzerare i disagi, nonostante l'introduzione dell'obbligo di Green pass a partire dalla giornata di ieri. Resta alta la guardia, in ogni caso, anche nei prossimi giorni. In generale, il maggior scalo merci d'Abruzzo, che vanta spedizioni nazionali e internazionali, non ha interrotto i suoi servizi.
IL TRASPORTO LOCALE Discorso simile anche per il trasporto pubblico locale, che nella giornata di ieri ha osservato qualche disagio in più, soprattutto nella provincia di Pescara, ma che è riuscito a sopperire alle mancanze di tutti quei lavoratori ancora sprovvisti di Green pass. Alla Tua sono arrivate 32 comunicazioni di mancate presentazioni di Green pass. Le criticità maggiori hanno riguardato la provincia di Pescara, dove ben 29 dipendenti hanno dichiarato di non avere il certificato verde. «Ma la situazione è rimasta sotto controllo», sottolinea Maximilan Di Pasquale, direttore generale della Tua, «siamo riusciti a garantire un servizio efficiente durante tutta la giornata, soprattutto nelle fasce che interessavano i pendolari delle scuole. Sapevamo in anticipo», prosegue Di Pasquale, «che questi dipendenti non avrebbero avuto il Green pass e già nei giorni scorsi ci eravamo organizzati per avere comunque le corse garantire. In più, 6 di loro ci hanno garantito che da oggi avranno il Green pass». Per evitare la cancellazione delle corse, Tua ha operato alcuni accorgimenti riprogrammando la frequenza dei viaggi: «Ieri, in alcune tratte e soprattutto a Pescara, gli utenti hanno dovuto attendere qualche minuto in più alle fermate dei mezzi. Abbiamo ampliato la frequenza temporale degli autobus per evitarne la cancellazione. In questo modo siamo anche riusciti ad evitare straordinari ai dipendenti che invece hanno già il Green pass». Il vero punto interrogativo, a livello regionale, è se il sistema del trasporto pubblico locale riuscirà a tenere nonostante le defezioni dei no vax: «Alcuni dipendenti si stanno attrezzando per avere il Green pass», conclude Di Pasquale, «la speranza è che i nostri dipendenti non vaccinati si convincano presto e che, sul lungo periodo, possiamo evitare qualunque tipo di problemi». A parte i problemi registrati a Pescara, ieri, anche il trasporto locale ha superato il test Green pass.
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