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Data: 12/09/2019
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Governo: sottosegretari, dall'Abruzzo arriva il ''no'' di Marcozzi a D'Alfonso. Nella partita alla poltrona tra legnini e l'ex governatore, la consigliera regionale m5s sembra giocare a favore dell'ex vice presidente csm

L'AQUILA - In giornate convulse per il Governo giallorosso guidato da Giuseppe Conte che, dopo aver incassato la fiducia al Senato, si appresta a giocare la partita dei sottosegretari, arriva un messaggio forte da uno dei più importanti esponenti abruzzesi del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi, che, nel "duello" per la poltrona tra Luciano D'Alfonso e Giovanni Legnini, sembra schierarsi dalla parte di quest'ultimo.

In preda all'ira l'aveva spostata di forza dalla sedia, a seguito di una movimentata giornata in Consiglio regionale: le immagini fecero il giro del web.

Da allora tra l'ex presidente della Regione Abruzzo, oggi senatore Pd Luciano D'Alfonso e il consigliere regionale M5S Sara Marcozzi, il livore si è condito di una serie infinita di episodi, una vera e propria "guerra" che, malgrado la nuova alleanza al Governo Pd-M5S, il tempo non ha cancellato.

Dimostrazione lampante il post affidato a Facebook dalla consigliera grillina che, commentando le indiscrezioni su un eventuale incarico da sottosegretario al nuovo governo giallorosso, a partita ancora aperta, ha scritto: "Mi auguro, per il bene dell’Italia e del nostro Abruzzo, che Luciano D’Alfonso non venga nominato sottosegretario ad alcunché".

La trattativa, infatti, è aperta, su caselle e deleghe, sia tra i partiti che tra correnti. E tra i nomi messi sul tavolo dal Pd si fa sempre più insistente quello di D'Alfonso.

L’ex governatore, infatti, in questi giorni ha rinsaldato la fitta rete di contatti costruita con profitto anche durante i suoi anni alla guida della Regione Abruzzo.

Ma secondo altre indiscrezioni un posto nel governo Conte bis sarebbe riservato a Giovanni Legnini, ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura e attuale consigliere regionale in Abruzzo, già parlamentare e sottosegretario (all’Economia con delega al Cipe e all’Editoria e poi anche alla Ricostruzione). Il nome di Legnini circola in molti ambienti del Pd e anche oltre e con scenari differenti.

C’è chi lo accredita per un ruolo da sottosegretario alla Giustizia, in virtù proprio della sua esperienza passata come vice presidente del Csm, ruolo che ha ricoperto con indubbio valore, riuscendo a schivare brillantemente lo scandalo che ha investito l’organismo.

Ma nelle ultime ore si è fatto largo, con insistenza, un altro scenario: quello che gli attribuisce una poltrona da viceministro allo Sviluppo Economico.

Intanto dai rispettivi entourage fanno filtrare più che ottimismo.

Tuttavia, le parole di Marcozzi potrebbero rappresentare un chiaro messaggio al Governo che, nell'eventuale scelta tra i due esponenti abruzzesi di centrosinistra, potrebbe a questo punto propendere per quello meno indigesto al Movimento.


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