Data: 01/11/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Governo, colpo dell'Aquila. Nominati sottosegretari l'avvocatessa Bergamotto (area FdI) e D'Eramo (Lega) Il coordinatore del Carroccio all'Agricoltura, l'esperta di economia alle Imprese.
L'AQUILA Il risultato può a tutti gli effetti considerarsi storico anche se sfogliando gli almanacchi del governo si trova almeno un caso simile, come durante il governo Goria (dal 1987 al 1992) con Romeo Ricciuti (chietino, ma aquilano a tutti gli effetti) ed Elena Marinucci. Di certo, però, i due sottosegretari aquilani nominati ieri dal Consiglio dei Ministri, Fausta Bergamotto e Luigi D'Eramo, consegnano al capoluogo e all'Abruzzo una rappresentanza importantissima e forse inattesa. La notizia, nell'aria già dalla mattina, ha trovato conferma con l'ufficialità seguita alla seduta di metà giornata. Luigi D'Eramo, deputato uscente che non era stato rieletto, coordinatore regionale della Lega, va al ministero dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare che fa capo a Francesco Lollobrigida, Fratelli d'Italia. Fausta Bergamotto, invece, sarà incardinata in quello Imprese e Made in Italy guidato da Adolfo Urso. Per D'Eramo, 46 anni, si tratta del coronamento di una carriera politica iniziata da giovanissimo, con l'amministrazione comunale del sindaco Biagio Tempesta e poi in Provincia, prima del salto in Parlamento con il Considerata molto vicina al sindaco Pierluigi Biondi, ma ha tra i suoi estimatori anche l'attuale senatore Guido Liris, che la volle proprio nell'esecutivo comunale aquilano nella passata legislatura. Il suo è un curriculum di tutto rispetto: 54 anni, una laurea magistrale in giurisprudenza, è funzionario della presidenza del Consiglio dei Ministri.
LE MOSSE - Il suo nome era già blindato da qualche giorno, mentre D'Eramo veniva dato in corsa, ma in posizione da sfavorito rispetto all'economista Alberto Bagnai, eletto alla Camera nel collegio di Chieti (uninominale). Evidentemente il partito ha voluto compensare il sacrificio di non aver optato per un collegio blindato. Resta a bocca asciutta Forza Italia, che pure, con un ottimo risultato conseguito, aveva detto a chiare lettere di ambire a un sottosegretario, Nazario Pagano, che è riuscito a centrare l'elezione nonostante gli azzurri fossero stati esclusi dalla ripartizione nazionale dei collegi sicuri.
LE SPINE - La doppia nomina aquilana, che fa seguito alla candidatura del premier Giorgia Meloni sul collegio uninominale L'Aquila-Teramo, fa nascere ovviamente un problema di equilibrio territoriale. Il Pd ha diffuso una nota, firmata dai segretari Francesco Piacente (L'Aquila), Anna Paolini (Avezzano) e Franco Casciani (Sulmona), sostenendo che la nomina mortifica alcuni territori. «In molti si aspettavano - recita una nota - che si potessero mettere al centro le legittime aspettative di aree completamente tenute fuori dalla rappresentanza parlamentare. Abbiamo denunciato più volte come tutto il resto della provincia aquilana sia rimasto completamente tagliato fuori, rappresentato solo dal nostro partito con la candidatura e la successiva elezione del senatore Michele Fina. Con la partita dei sottosegretari si sarebbe potuto porre rimedio a questo evidente squilibrio dando rappresentanza a Marsica, Valle Peligna e Alto Sangro, ma le nomine sono ricadute ancora una volta dentro logiche molto anguste e di palazzo».
LE REAZIONI - Di tutt'altro tenore, ovviamente, i commenti del centrodestra. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, dice che «l'Abruzzo esce rafforzato con due sottosegretari in Ministeri importanti, deleghe che hanno forte incidenza nella vita economica e sociale del territorio. Con il presidente del consiglio eletto in Abruzzo erano decenni che la nostra regione non aveva una forza tale in un governo della Repubblica. Basti ricordare che negli ultimi tre governi ci sono stati solo due sottosegretari e nessuno nel governo uscente». Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha parlato di «un risultato straordinario per l'intero Abruzzo e per la città, che con il governo Meloni tornano al centro dell'agenda politica italiana e a contare come meritano». Esulta, ovviamente, Fratelli d'Italia, che con una nota firmata da Sigismondi, Liris, Testa, Silvestri e Roscani, ovvero la pattuglia parlamentare, sostiene che «l'Abruzzo cambia passo dopo essere stato marginalizzato dal centro sinistra». Congratulazioni e buon lavoro arrivano anche da Forza Italia, con una nota firmata dal senatore Nazario Pagano.
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