PESCARA Tanto entusiasmo per ciò che la Transizione ecologica potrà rappresentare anche per il futuro dell'Abruzzo, accompagnata dalle ingenti risorse del Piano nazionale di rinascita e resilienza (Pnrr) e dai Fondi strutturali europei. Ma è proprio il presidente regionale di Confindustria, Marco Fracassi, a ricordare che quella che l'Abruzzo è chiamata ad affrontare è una sfida titanica se il processo di transizione non sarà abbracciato totalmente dal sistema industriale in chiave ambientalista. Cosa, ha ricordato ancora Fracassi, che dovrà avvenire in tempi strettissimi, con il rischio che l'Abruzzo possa ritrovarsi espulso da questo processo.
Ecco uno dei grandi temi affrontati dall'Abruzzo Economy Summit organizzato a Pescara da Mirus, in collaborazione con la Regione e il Sole24Ore nel ruolo di media partner. Una due giorni che si è chiusa ieri nella suggestiva cornice dell'Aurum con l'intervento in video conferenza del Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e un vasto parterre di ospiti del panorama nazionale e regionale.
GLI INTERVENUTI Fra gli altri, il presidente di Fidimpresa Italia, Giancarlo Abete; il presidente della Federazione italiana gioco calcio, Gabriele Gravina; il Commissario per la Ricostruzione del Centro-Italia, Giovanni Legnini; l'ad e Direttrice generale di Rete ferroviaria italiana, Vera Fiorani (unica presenza femminile al convegno); Riccardo Toto, Direttore generale di Renexia; Piero Cipollone, vice Direttore generale di Bankitalia; Maurizio Miccio, commissario di governo della Zona economica speciale (Zes). A risvegliare l'orgoglio del territorio ci ha pensato proprio Giorgetti, quando ha ricordato che «l'Abruzzo è una terra ricca di iniziative imprenditoriali», citando «realtà incredibili ma poco conosciute nel settore tecnologico». Il ministro ha però suggerito alcune ricette per agganciare il treno della ripresa: «Bisogna puntare sui giovani. Il sistema universitario va anche qui rafforzato per accompagnare i nostri imprenditori».
POLITICA Con l'invito alla politica amministrativa a fare la sua parte attraverso l'agevolazione delle norme per chi vuole investire e fare impresa. L'altro grande tema affrontato nella due giorni dell'Aurum è stato quello delle infrastrutture. L'ad di Rfi, Vera Fiorani ha indicato la nuova linea ferroviaria Pescara-Roma come un'asse strategico nel progetto dell'Alta velocità che collegherà il Nord al Sud facendo viaggiare i treni a 300 all'ora. Ma resta il nodo della tratta adriatica, dove il conduttore del dibattito, Massimo Giletti, volto noto de La7, ha aperto un curioso siparietto con la rappresentante di Rfi chiedendo se è vero che in Molise, treni che dovrebbero viaggiare a 200 km l'ora sono costretti a procedere a passo d'uomo per non disturbare la migrazione del Fratino. «Già è stata la risposta di Fiorani -, è come chiedere a una Ferrari di viaggiare a trenta all'ora, anche se non credo che gli uccelli volino all'altezza di un treno». E sempre a proposito di infrastrutture, Mauro Fabris, vice presidente di Strada dei parchi, ha fatto osservare che la concessionaria di A24 e A25, oggi sotto il controllo di ben 3 commissari, attende da tempo lo sblocco degli oltre 6miliardi destinati alla messa in sicurezza antisismica: «E la nostra ha sottolineato è l'unica infrastruttura che collega l'Adriatico al Tirreno, in attesa del nuovo progetto delle ferrovie».
Quanto alla fuga degli sportelli bancari: «Non necessariamente ha spiegato Abete la concentrazione degli istituti di credito deve trasformarsi in una scarsa attenzione. La capacità di rapporti con il territorio non è strettamente legata al numero di sportelli bancari». Lido Legnini, presidente della Camera di commercio Chieti-Pescara, ha ricordato dal canto suo quanto sia importante il sistema delle infrastrutture per il rilancio del turismo, uno dei comparti che ha più sofferto i morsi della pandemia, con l'invito a investire sul turismo verde per dare forza alla vera identità dell'Abruzzo.