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Data: 30/12/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Gestione delle autostrade Ricorso di Strada dei Parchi: il Tar sospende la decisione Sarà la Consulta a deliberare sulla costituzionalità del provvedimento di revoca Al gruppo Toto è stata tolta la concessione nel luglio scorso dal governo Draghi

I giudici amministrativi hanno riconosciuto come "rilevanti e non manifestamente infondate" le questioni di legittimità sollevate dal Gruppo Toto. GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RAI TGR ABRUZZO


PESCARA Nuovo colpo di scena nella controversa vicenda sulla concessione dell'autostrada abruzzese. Il Tar del Lazio ha sospeso la decisione di assegnazione all'Anas e ha disposto di inviare gli atti alla Corte Costituzionale. Bisognerà valutare, a questo punto, la costituzionalità del provvedimento di revoca della concessione anticipata a Strada dei Parchi spa, il gruppo industriale abruzzese Toto. Il provvedimento era stato preso dal Consiglio dei ministri guidato da Mario Draghi il 7 luglio scorso. A Strada dei Parchi, dal primo agosto scorso, nella gestione delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 è subentrata Anas. Così il gruppo abruzzese aveva impugnato il decreto di revoca, poi convertito in legge. Il Tar del Lazio, che aveva rimesso in pista il concessionario privato, è stato smentito per due volte dal Consiglio di Stato. Tra le argomentazioni addotte da Strada dei Parchi c'era appunto anche la presunta incostituzionalità del decreto legge.Il ricorso era stato trattato in una udienza di merito il 7 dicembre scorso e i giudici della quarta sezione del tribunale amministrativo regionale per il Lazio, si era riservato la decisione, arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. I magistrati in questione si erano già pronunciati in estate sull'argomento quando avevano dato ragione alla ex concessionaria guidata da Toto confermando le ragioni esposte, prima fra tutte la sopravvivenza dello stesso Gruppo che nel ricorso aveva paventato il rischio di un default.Ciò avrebbe provocato un allarme sicurezza dell'autostrada, questione sollevata proprio dal consiglio dei ministri e dal ministero per le Infrastrutture e Trasporti. Ora le carte dovranno andare alla Consulta.I giudici del Tar, Roberto Politi (presidente ed estensore), Angelo Fanizza (consigliere ed estensore), Giuseppe Grauso (referendario) hanno inoltre riunito i ricorsi e respinto le eccezioni di difetto di giurisdizione, proposte dalla difesa delle amministrazioni resistenti al ricorso. Hanno invece definito «rilevanti e non manifestamente infondate» le questioni di legittimità costituzionale e di conseguenza hanno sospeso il giudizio relativo ai ricorsi fatti finora. Una questione toccata dai magistrati nella sentenza, riguarda l'impossibilità dei giudici del Tar di visionare importanti documenti. Al collegio, infatti, non sono allo stato consentiti né l'esame della relazione della Commissione ministeriale per la verifica tecnico-giuridica sulla concessione autostradale di Strada dei Parchi, documento di 82 pagine, né l'esame delle controdeduzioni depositate dal Gruppo Toto al Ministero. Documento questo di 184 pagine. È stato quindi impedito ogni tipo di contraddittorio sui rilievi tecnici che a giudizio del Ministero hanno giustificato la risoluzione del rapporto concessorio. Secondo i giudici amministrativi romani, quindi, a Strada dei Parchi è consentito soltanto di aspirare a esercitare il proprio diritto di difesa entro i limiti del giudizio di legittimità costituzionale e non argomentando su questioni tecniche. Anche questo è stato un motivo che ha spinto il Tar, a mandare tutto alla Corte costituzionale.

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