Chiede «tempi certi per il ritorno alla normalità» e denuncia «disagi insopportabili con congestionamento del traffico all'interno del centro abitato e aumento dei livelli di inquinamento». Sulla galleria San Silvestro della circonvallazione, chiusa al traffico da quasi due mesi, il sindaco Carlo Masci scrive al responsabile abruzzese dell'Anas Antonio Tarasco e sollecita «una rapida soluzione alla grave criticità».La galleria tra Pescara e Francavilla, inaugurata nel 2007, costata 100 milioni e restaurata tra il 2015 e il 2017 con una spesa di altri tre milioni, è chiusa dal 22 novembre quando, a causa delle infiltrazioni d'acqua, la parete di cemento è crollata colpendo di striscio un'auto in transito. Il caso è al centro di un'inchiesta della procura che indaga per attentato alla sicurezza dei trasporti, omissione di lavori in costruzioni che minacciano la rovina e getto pericoloso di cose. Il tunnel è ancora sotto sequestro. Dopo la lettera di protesta del sindaco di Francavilla Luisa Russo - dall'Anas, dice la nota, «non un'informazione, oltre quelle che recuperiamo dai giornali, che ci dicono di un'indagine della procura in corso, di una perizia e di lavori presumibilmente iniziati» - anche Masci chiede conto dello stato dell'arte: il sindaco invoca «una risposta chiara da parte dell'ente, ritenendola non più rinviabile proprio nell'interesse dell'utenza. Sono circa 30mila», afferma Masci, «le auto che ogni giorno si muovono al confine tra Pescara e Francavilla. Ma in oltre un mese e mezzo notizie ufficiali da parte di Anas non vi sono state, anche se pare siano in atto un'attività peritale e iniziali lavori». E il sindaco dice: «La cittadinanza chiede con forza l'immediata riapertura al transito della galleria e il ripristino della piena fruibilità di questa importantissima arteria, fondamentale non solo come via di accesso alla città ma anche come asse strategico per lo sviluppo economico del territorio pescarese e di tutta l'area metropolitana. Sono oramai divenuti insopportabili i disagi denunciati dai tanti che, quotidianamente, percorrono la circonvallazione e che, oltre a subire un allungamento dei tempi di percorrenza, sono costretti a percorsi alternativi, con conseguente congestionamento del traffico all'interno del centro abitato e aumento dei livelli di inquinamento». La lettera di Masci si chiude così: «Le chiedo formalmente di comunicarmi quali azioni sono state messe in campo per ripristinare la normale viabilità nella galleria e il tempo entro in cui queste verranno realizzate». Ma il rischio che la galleria resti chiusa a lungo c'è. Si legge tra le righe del decreto di sequestro firmato dal giudice Mariacarla Sacco: «È altamente probabile che con la stagione invernale le piogge anche intense, tipiche di questa stagione, rappresentino un serio pericolo per l'incolumità pubblica, attese le criticità strutturali evidenziate nella relazione preliminare di consulenza tecnica». E proprio la consulenza eseguita dal prof Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, mette in evidenza i nodi irrisolti della galleria e rivela che è possibile che il progetto iniziale del tunnel non abbia preso in considerazione la falda sovrastante: «Lo schema della galleria artificiale, con pali secanti, fa immaginare che la stessa», dice Chiaia, «non fosse stata considerata sotto falda nella progettazione e pertanto non si attendeva una spinta idraulica così importante sulla fodera interna. Tuttavia la conformazione morfologica e geologica del terreno di copertura sopra la galleria comporta, come si è potuto visionare, presenza di impluvi e fossi di scolo che possono generare venute d'acqua significative sulle pareti della galleria». Nonostante i lavori da 100 milioni e il restauro degli anni scorsi, le uscite di sicurezza della galleria San Silvestro non sono state completate e, ancora oggi, sono vietate ai mezzi.