Data: 20/01/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Funivia, il Comune valuta il ricorso al Tar. L'ipotesi emersa in commissione. E l'opposizione chiede le dimissioni di Pignatelli del Centro turistico
L'AQUILA Bilanci in perdita, prescrizioni del ministero delle Infrastrutture, assenza di neve. Il Centro turistico del Gran Sasso è finito sotto la lente d'ingrandimento di due commissioni consiliari aquilane, la prima e la quinta, che hanno analizzato per 5 ore la situazione dell'azienda partecipata del Comune, sia dal punto di vista finanziario che delle prospettive future. «Sono emerse notizie che stordiscono», dicono i consiglieri di opposizione Paolo Romano, Lorenzo Rotellini e Stefano Palumbo. «La prima svela che il parcheggio di Campo Imperatore, a pagamento dall'estate del 2020, non ha l'autorizzazione della Provincia per la chiusura della strada e il conseguente nulla osta sull'utilizzo di piano di sosta a pagamento. È emerso inoltre che le prescrizioni Ansfisa sullo stato di salute della funivia, sono, per l'assessore Paola Giuliani, "illogiche" e "viziate da eccesso di potere" e che l'ente sta pensando di ricorrere al Tar». Romano invoca le dimissioni dell'amministratore unico del Ctgs Dino Pignatelli: «La società presenta una perdita di esercizio di quasi 300mila euro nel 2022 e ha un esercizio 2023 che si presenta con più ombre di quello precedente al netto della situazione sulla funivia».Molto critico anche il gruppo di opposizione del Passo Possibile, che accusa il Comune di assenza di visione strategica nei confronti della montagna. «Una seduta grottesca quella della prima commissione», dicono i consiglieri del gruppo, «che oltre che confermare le note e gravi responsabilità gestionali e di programmazione del Comune e della propria partecipata, parrebbe persino evidenziarne ulteriori». Anche il Passo Possibile punta il dito sul mancato rinnovo della convenzione fra Provincia e Ctgs per l'apertura del parcheggio estivo a Campo Imperatore: «Ciò ha comportato mancati introiti per 100mila euro in tempi di difficoltà per l'azienda. Inoltre, sono sorti molti dubbi persino sull'iter autorizzativo per realizzare il parcheggio stesso, come è emerso a chiare lettere dal confronto, in cui abbiamo assistito ad un generalizzato scarico di responsabilità fra gli enti seduti al tavolo». |
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