ROMA Via libera alnuovocontratto dei ferrovieri. Un aumento retributivomediodi 110 euroa regime, acui siaggiungeun’erogazione una tantum di 500 euro (relativa al 2021). Sono gli incrementi previsti dal contratto nazionale per le attività ferroviarie che è stato rinnovato ieri. Avrà decorrenza dal primo gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023 insieme alcontrattoaziendaledelgruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Sono coinvolti oltre 80 mila ferrovieri, compresi tutti gli addetti delle attività in appalto di ristorazione, pulizia e accompagnamentonotte. L’intesa raggiunta ieri nella sededi Confindustriaconl’associazione datoriale Agens, secondo i sindacati Filt -Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UglFerrovieri,OrsaFerrovie e Fast- Confsal «è un risultato molto significativo raggiunto in uncontestoeconomicoepolitico particolarmente difficile».Soddisfatto Salvatore Pellecchia, numero uno della Fit- Cisl, per la sigla dell’accordo:abbiamolavoratobeneeintensamente. Insiemealcontrattonazionale che interessa il Gruppo Fs, Trenord, leimprese degli appalti ferroviari e Rail Traction Company (trasporto merci), dalle parti è stato rinnovato anche il contratto aziendale 2021-2023 del gruppo Fs. Si prevede, tra l’altro, prevede un aumento di 200 euro l’anno sul welfare sanitario (la somma annua riconosciuta per ciascun dipendente per l’assistenza sanitaria integrativa sale così a 300 euro), insieme all’incremento dell’ 1% al mese a carico dell’azienda dell’attuale quota destinata alla previdenzaintegrativa (il contributo aziendale sale cosìnelcomplessoal2%). È previsto l’avvio di un osservatorio per lo sviluppo del welfare aziendale. Il rinnovo del contratto Fs è accompagnato da un accordo per il recupero del premio di risultato 2021 pari a 850 euro, di cui 500 monetizzati e 350 in welfare, con l’impegno a definire un accordo per il biennio 2022-2023 della vigenza contrattuale, avendo già concordato le quantità economiche di 900 euro e 1.000 euro. Le due ipotesi di rinnovo, spiegano i sindacati, saranno sottoposte all’approvazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore attraverso un referendum.

L’AZIENDA Le Fs sottolineano che le intese raggiunte rappresentano «un’ulterioretappa dell’intenso percorso relazionale volto al progressivo superamento delle ricadute negative, per imprese e lavoratori, provocate negli ultimi due anni dall’emergenza pandemica», inoltre «sono state poste le basi per il più ampio obiettivo di revisione della struttura contrattuale, da realizzarsi con il prossimo rinnovo, in coerenza con le importanti sfide rappresentate dal Pnrr e dal Piano industriale di gruppoFs».