Data: 28/11/2019
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Fs arriva in Spagna con i Frecciarossa 1000. Aggiudicata la gara per la tranche dell’Alta velocità: prima partenza entro gennaio 2022 secondo il contratto decennale. L’eccellenza italiana che però in casa ha il problema della rete da adeguare
Il gruppo garantirà in tandem con Air Nostrum i collegamenti di Madrid con Barcellona, Valencia/Alicante e Malaga/Siviglia L’eccellenza italiana che però in casa ha il problema della rete da adeguare ROMA Un treno ad alta velocità su tre è in ritardo. Un dato negativo ovviamente, ma in miglioramento rispetto al 2018 quando una Freccia su due non arrivava in orario. Colpa di una rete che non regge l’incremento del traffico e di alcuni colli di bottiglia nel sistema. «Solo nel 2019 sono stati investiti 1,1 miliardi per interventi mirati ed è stata istituita una task force dedicata alla puntualità che si riunisce costantemente per identificare i problemi e trovare soluzioni efficaci» spiegano i collaboratori dell’ad Gianfranco Battisti. In breve, nel giro di un anno, il tasso di regolarità all’arrivo in stazione è migliorato del 20%, passando dal 50 dello scorso anno al 70% degli ultimi mesi. Mentre per quanto riguarda il traffico regionale la percentuale di treni in arrivo puntuale supera il 91%, con un progresso del 4% rispetto allo scorso anno. Insomma le cose stanno migliorando, ma resta un fatto che quasi un treno ad Alta velocità su tre non rispetta l’orario previsto. «Bisogna considerare – spiegano da Fs – che la domanda di trasporto ferroviario è sensibilmente cresciuta. Questo ha determinato un consistente incremento dei servizi offerti, con la progressiva saturazione di alcune linee e stazioni per un qualsivoglia motivo, il cosiddetto effetto domino causa ripercussioni su un numero più elevato di corse». Il nodo principale, manco a dirlo, riguarda Firenze Santa Maria Novella, stazione non passante al centro di polemiche e discussioni da diversi anni. Un imbuto nel cuore dell’Italia che accumula ritardi capaci di intasare l’intera rete. Raccontano i tecnici che una chiave importante è il tentativo di migliorare l’utilizzo del sistema di controllo elettronico della marcia del treno, Ertms, anche sulla Direttissima Roma-Firenze e, nella versione Ertms High Definition, sui nodi urbani di Milano e Roma. «Il nuovo orario invernale, in vigore dal 15 dicembre – fa sapere Ferrovie – è stato progettato per migliorare ulteriormente le performance della rete, ridistribuendo i traffici per evitare il sovraccarico delle linee soprattutto nelle fasce orarie più critiche ». Ma è l’investimento nell’adeguamento della rete il vero nodo da sciogliere.
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