Data: 29/12/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Filovia, persi 4 milioni di fondi: «È un grave danno per la città» Il Comune non riesce ad aggiudicare l'opera e la Regione revoca il finanziamento per gli interventi
Febbo e Costa attaccano: «Ritardi ingiustificabili». La replica di Rispoli: «Abbiamo fatto il possibile» CHIETI La Regione si riprende i 4 milioni stanziati con il Masterplan per completare il sistema filoviario di Chieti da via dei Vestini a piazzale Sant'Anna. Il ritiro del finanziamento è dovuto al fatto che il Comune non è riuscito a concludere la procedura per aggiudicare l'opera, non avendo trovato alcuna ditta disposta a portare a termine i lavori. La Regione, con determina del 22 dicembre scorso, ha messo nero su bianco la revoca del finanziamento, ordinando al Comune di dare indietro anche i primi 200mila euro già erogati. L'opposizione, con il capogruppo regionale di Forza Italia Mauro Febbo e il capogruppo comunale di Forza Chieti Maurizio Costa, punta il dito contro l'amministrazione del sindaco Diego Ferrara tacciandola di incapacità e inefficienza. LA REVOCA DEI FONDI "Revoca del finanziamento. Restituzione dell'anticipazione con messa a disposizione delle relative somme. Annullamento accertamenti in entrata e impegni di spesa". È così titolata la determina dirigenziale che cancella i 4 milioni previsti dal Masterplan per il completamento dell'anello filoviario cittadino. Il documento prende atto che il Comune di Chieti non è riuscito a trovare nessuno in grado di eseguire i lavori, come si legge nella nota dello stesso Comune, inviata alla Regione il 21 dicembre scorso, che parla di «infruttuoso ennesimo esperimento delle relative procedure di gara, le quali non hanno portato all'individuazione di alcun operatore economico». OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO «Un danno enorme per la città, figlio del pressapochismo di un'amministrazione troppo concentrata a pubblicizzare eventi e tagliare nastri», dicono Febbo e Costa, «una vicenda scandalosa certificata dalla determina dirigenziale con la quale non solo la Regione revoca il finanziamento ma chiede addirittura al Comune di restituire 200mila euro erogati come anticipo dell'intervento e che procurerà, sicuramente, un ulteriore danno (erariale) perché i professionisti incaricati del progetto dovranno essere pagati. Tra l'altro i fondi, come deliberato dalla giunta regionale, sono già stati destinati ad altri interventi economici per il sostegno al settore dell'artigianato». Per Febbo e Costa l'amministrazione Ferrara, «non è stata in grado di portare a conclusione le procedure per l'affidamento dei lavori. Puerile il tentativo di giustificare la mancata aggiudicazione con il numero ridotto di imprese disponibili a eseguire quel tipo di intervento, perché il progetto era disponibile da almeno 18 mesi e se fosse stato realizzato nei termini stabiliti non saremmo incorsi nelle problematiche della guerra e del rincaro dei prezzi con conseguente scarsità di approvvigionamento. Ricorrere in extremis al "dialogo competitivo", come accaduto il 10 dicembre, è del tutto inutile e inopportuno». IL COMUNE «Noi abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare», dice l'assessore ai lavori pubblici Stefano Rispoli, «abbiamo espletato ben tre procedure di gara: una aperta, una negoziata e infine abbiamo tentato il dialogo competitivo. Ma non c'è stato nulla fare. Nessuna ditta era interessata all'opera, tutte già impegnate in altri lavori, probabilmente perché già sobbarcate a causa del bonus 110%. C'è da ribadire, ancora una volta, che si tratta di un progetto che abbiamo ereditato, insieme alla serie di difficoltà che si portava dietro, soprattutto in relazione agli adempimenti progettuali. Basti pensare che il progettista a luglio scorso ha consegnato i progetti, che poi ha rimodulato a causa dell'adeguamento dei prezzi, consegnando gli elaboratori a ottobre, per arrivare a fare ancora ulteriori aggiustamenti, consegnando infine a novembre. Per quanto ci riguarda tenteremo comunque di salvare l'opera, aprendo un dialogo con la Regione». |
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