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Data: 18/12/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Filovia, i residenti: «Inutili i nuovi ricorsi» Il portavoce del comitato Angiolelli critica la scelta di Regione e Tua di impugnare la sentenza del Tar

PESCARA Il comitato Strada parco bene comune, che ha presentato ricorso al Tar contro il progetto della filovia ottenendo lo stop ai lavori in via di ultimazione, replica al direttore generale di Tua, Maximilian Di Pasquale, che ha annunciato attraverso il Centro la presentazione di almeno tre ricorsi al Consiglio di Stato, per far riprendere il cantiere. Ivano Angiolelli, alla guida del Comitato, fa notare che per far ravvedere la Tua, la Regione e Tua, che puntano al ricorso, «non basta evidentemente una sentenza esaustiva di 51 pagine pubblicata dal Tribunale amministrativo regionale», tanto poi «paga Pantalone». E contesta gli aspetti della sicurezza. «Sbaglia di grosso», dice, «il direttore generale Tua spa nel sostenere a spada tratta un progetto fallimentare di cui ha mostrato di disconoscere le prerogative tecniche essenziali e persino il percorso riservato al vettore. Tutto ancora da progettare, finanziare e costruire nei tratti» fuori dalla strada parco, a Pescara e Montesilvano. Scrive il Tar Abruzzo», ricorda Angiolelli, «che proprio il vettore è l'elemento centrale dell'impianto. Un mezzo (a "guida manuale libera") inadeguato a garantire le indispensabili condizioni di sicurezza», prosegue, «sulle corsie ridotte della strada parco. L'infrastruttura, allo stato precario dell'arte, non garantirà l'incolumità di passeggeri, pedoni e ciclisti. E sulla mancanza di sicurezza, neppure il Consiglio di Stato potrà ragionevolmente ribaltare il giudizio severo espresso dal Tar di Pescara sul conto di un impianto per il trasporto rapido di massa fallace, finanche gravato di barriere architettoniche insuperabili. Senza considerare, poi, i costi insostenibili del sistema che finirebbero per gravare sul bilancio malmesso del Comune Nuova Pescara». Sempre rispondendo a Di Pasquale, che parla del danno economico derivante da un eventuale stop definitivo del progetto, Angiolelli definisce «paradossale» le affermazioni del direttore dell'azienda di trasporti, «dopo che Tua spa ha del tutto disatteso l'ordinanza del 29 settembre 2021 con la quale il Tar aveva preannunciato la sentenza di merito», arrivata poi a dicembre, «sulla caducità delle opere programmate, tutte suscettibili di demolizione». Sempre il rappresentante del comitato cittadino fa notare che il Comitato Via «dovrà pronunciarsi sull'effetto "cumulo" per l'ambiente del progetto(i lotti ipotizzati sono tre) nonché specificamente sulla "sicurezza della circolazione" di un vettore sovradimensionato per le corsie ridotte della strada parco. Ma anche su quelle altrettanto striminzite ritagliate malamente ad arte per il Brt del malcapitato viale Marconi», strada finita «nel caos più assoluto dopo 852 giorni di lavori sconclusionati e improduttivi».

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