PESCARA Allungamento della filovia fino a San Silvestro, verso sud; e fino a San Giovanni Teatino, verso ovest. Completamento della ciclopolitana, ovvero un circuito di piste ciclabili messe in rete. Realizzazione di 200 postazioni di ricarica per le auto elettriche e 12 ecomobility point, che sorgeranno in altrettante pensiline per le fermate dei bus, con stazione di ricarica per le bici e rete wi-fi per navigare gratis. Sono solo alcuni degli interventi da realizzare entro i prossimi anni contenuti nel nuovo Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile all'esame ieri della commissione Mobilità, presieduta da Armando Foschi. Presenti in videoconferenza anche l'assessore alla mobilità Luigi Albore Mascia e i tecnici che hanno redatto il documento, cioè il dirigente Giuliano Rossi, gli architetti Giancarla Fabrizio, Luisa Volpi, Piergiorgio Pardi e Luciano Manili, e il geologo Edgardo Scurti.«L'ultimo Piano approvato risale al 2002, quando io ero assessore al traffico», ha ricordato Foschi, «e da quel piano sono nate le tante opere strategiche che poi hanno visto la luce negli anni successivi, come il ponte Flaiano, il raddoppio del ponte della Libertà, lo svincolo della circonvallazione in via Tirino. Il Piano urbano della mobilità sostenibile è lo strumento che racchiude i grandi investimenti infrastrutturali tesi a migliorare la circolazione stradale della città. Dunque, non parliamo del cambio di sensi di marcia o dell'istituzione di isole pedonali, che sono materia del Piano generale del traffico urbano, ma di opere da realizzare».«Il Pums che ora porteremo in consiglio comunale», ha fatto presente il presidente della commissione, «in realtà ha iniziato il proprio iter procedurale con l'amministrazione precedente, nel 2017, tramite la prima adozione in giunta. Come ha ricordato l'assessore Albore Mascia il Piano urbano della mobilità sostenibile è uno strumento di pianificazione a medio e lungo termine, di ampio respiro, che fornisce le linee guida e di indirizzo sulle opere da progettare e sulle iniziative da attuare sul territorio, con una prospettiva a dieci anni, un tagliando a cinque anni e una revisione biennale per verificare lo stato di attuazione dei progetti. E l'attuale Pums prevede investimenti per decine di milioni di euro».