Data: 29/08/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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«Filovia asse strategico per la eco-mobilità della Nuova Pescara» L'architetto Di Giampietro sintetizza gli effetti più positivi della sentenza» «Infrastruttura preziosa per tutta l’area è tempo di andare oltre liti e polemiche»
«La strada parco come l'asse della mobilità sostenibile per Nuova Pescara». L'architetto Giuseppe Di Giampietro, esperto di mobilità e sicurezza stradale, anticipa in prospettiva gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato che ha dato via libera al cantiere della filovia sulla strada parco. «Una sentenza speriamo risolutiva. Finalmente, dopo 25 anni di incapacità di affrontare il tema del trasporto collettivo in sede propria sull'ex linea ferroviaria Adriatica, la sentenza parrebbe segnare la fine di una storia infinita di polemiche, contrapposizioni, indecisioni e ostilità non dichiarate, incapacità di pianificare un futuro sostenibile per Pescara e la sua area metropolitana». Considerazioni che ben si sposano con le posizioni del centrodestra alla guida della Regione e del Comune di Pescara, da sempre a favore dell'infrastruttura filoviaria. Ma le ostilità cui Di Giampietro fa riferimento assomigliano parecchio a quelle, pure senza fine, che ricorrono tra Pescara, Montesilvano e Spoltore sulle modalità della fusione per Nuova Pescara.
CERNIERA - I consiglieri delle rispettive assise cittadine si accingono a modificare con matita rossa e blu lo Statuto che andrà a regolamentare l'attività amministrativa del nuovo soggetto metropolitano, ma è indubbio che la strada parco ovvero la striscia d'asfalto che va dal Pala Dean Martin di Montesilvano alla stazione centrale di Pescara possa rappresentare una "cerniera", un elemento fondamentale nell'unione ovvero nella fusione urbana che verrà.
FILOBUS, BICI E PEDONI - Di Giampietro invita inoltre a riflettere sul fatto che la strada parco non sarà limitata ad accogliere la filovia, «meglio sarebbe definirla asse della mobilità sostenibile - spiega l'esperto - per pedoni, ciclisti e trasporto pubblico perf la città di Nuova Pescara, trattandosi di un baricentro per l'abitato costiero tra Pescfara e Montesilvano facilmente raggiungibile a piedi e utilizzabile anche da altri mezzi pubblici a basso impatto ambientale». Secondo l'architetto basterebbero semplici modifiche per per accogliere sullo stesso tracciato pedoni e ciclisti, beninteso in sede protetta «tali da garantire un servizio urbano frequente e confortevole, alternativo e concorrenziale agli oltre 70mila veicoli al giorno che attraversano la fascia costiera tra le due città». Una rivoluzione viaria, sostiene Di Giampietro, di cui Nuova Pescara e un'area metropolitana allargata da 350mila abitanti non possono fare a meno».
Di Giampietro ne ha per la politica miope ma anche per i comitati del Nimby. E chiarisce: «Pescara ha già perso 60 milioni di euro di finanziamento per la prosecuzione del sistema Tcsp verso Francavilla e verso Sambuceto proprio per non essere riuscita a completare il progetto». La contrapposizione non serve, conclude Di Giampietro, serve piuttosto «cercare soluzioni progettuali per conciliare le diverse e legittime istanze. Soluzioni che esistono e sono ragionevoli».
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