Primo giorno su strada per La Verde, ieri mattina, dopo circa 32 anni di attesa, con tanto di scorta della Polizia locale. Seppur solo per prova. Già, poiché il filobus, oggetto della discordia da tempo, soprattutto tra i cittadini e l'amministrazione comunale, ha fatto il suo primo giro, tra le polemiche, partendo dall'incrocio con via Leopoldo Muzii fino al Centro Commerciale di Porto Allegro, a Montesilvano. Tempi: un'ora circa, più o meno mezz'ora per l'andata e mezz'ora per il ritorno, tra la curiosità e le proteste di chi ha assistito all'evento. Tra questi, Marco Ferreri, un attivista del comitato Strada parco bene comune, che ha seguito il mezzo in bicicletta sul tragitto. Altri, smartphone alla mano, fotografando o filmando il passaggio del bus della Tua, l'azienda del trasporto unico regionale, dai marciapiedi. Diversi, poi, coloro che, ignari o no dei divieti apposti, si sono fatti trovare pericolosamente sul tracciato durante il passaggio del filobus, lungo 18 metri. Comprese delle mamme a passeggio con i passeggini.

I collaudi, intanto, proseguiranno oggi e tutti i giorni in cui l'azienda li riterrà utili, fino all'estate prossima, quando il filobus entrerà in servizio tra Pescara e Montesilvano. Ai presenti, tuttavia, l'esordio non è piaciuto. «Il mezzo ha sempre viaggiato vicino alla linea di mezzeria e quindi non sappiamo se potrà incrociarsi con altri mezzi ha raccontato Ferreri e in viale Europa ha anche invaso l'altra corsia di percorrenza. Un piccolo ingorgo si è poi formato, sempre in viale Europa. Inoltre, non ha girato, come previsto, in via Tasso, per via di un altro ingorgo». Ferreri poi ha riferito di aver visto «delle scintille», documentate anche da un video. Ad un certo punto, ha raccontato, «mi ha preoccupato molto vedere delle scintille nei punti in cui il filobus è agganciato ai fili. Noi temiamo che le scintille possano incendiare il futuro Parco nord, o comunque degli alberi».

La prima performance del filobus non è piaciuta neanche a Maurizio Biondi, un altro aderente al Comitato. «È andata in scena la rappresentazione plastica del fallimento di un sistema che, finanziato come trasporto rapido di massa, è costretto, per evidenti ragioni di sicurezza, a muoversi sulla carreggiata inadeguata della Strada Parco alla velocità di 10 km all'ora».

Qualche problema per il bus è stato avvertito girando intorno a una rotatoria di viale Marconi, Futuro tragito urbano del filobus, aggirata con difficoltà. Claudio Ferrante, presidente dell'associazione Carrozzine determinate ritorna invece sugli ostacoli per i disabili. Ci sono «barriere architettoniche dice - che non consentiranno di prendere in autonomia il mezzo pubblico da parte di tutte le persone in carrozzina. Siamo all'assurdo per cui una persona con disabilità potrebbe accedere al filobus in un punto della strada parco e restare sequestrata in un'altra, senza poi poter uscire dal tracciato». Test superato, invece, per il direttore di Tua, Maximilian Di Pasquale. «Sono stati verificati il funzionamento degli apparati elettrici a bordo del mezzo e la linea elettrificata. Il mezzo ha anche viaggiato in marcia autonoma fuori dal percorso dedicato e quindi la prova è andata sicuramente bene. Il nostro responso ha aggiunto è assolutamente positivo». Nessuna criticità rilevata, dunque, da parte di Tua, neanche a proposito delle scintille. «Non c'è stato nessuno sbalzo di corrente chiarisce Di Pasquale ed è stato tutto secondo i parametri. Su viale Marconi mi dicono che il mezzo ha girato con qualche difficoltà, ma diciamo subito che l'entrata in esercizio sarà tra Montesilvano e la vecchia stazione di Pescara». Ergo, si vedrà quando il filobus dovrà arrivare fino al tribunale. Per quanto riguarda le barriere architettoniche, «è quasi tutto risolto: se qualcosa ora manca, si aggiusterà».