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Data: 02/10/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Filobus, il comitato sposa l’idea del nuovo progetto. L’opzione in grado di mettere in sicurezza il finanziamento evitando il braccio di ferro giudiziario approvata dai residenti

Un nuovo progetto per la filovia della Strada Parco, come ipotizzato dall'assessore Luigi Albore Mascia, che trova il consenso del comitato Strada parco bene comune, il gruppo che nei giorni scorsi ha ottenuto la sospensiva dei lavori in corso da parte del Tar. Una querelle ultradecennale, riguardante il transito del filobus sul tratto Pescara-Montesilvano, per la quale il tribunale amministrativo si esprimerà nel merito nell'ottobre del prossimo anno, in attesa di un possibile ricorso al Consiglio di Stato da parte del Comune di Pescara e di Tua. «Il comitato scrive uno dei promotori, Ivano Angiolelli - accoglie con favore l'intuizione dell'assessore, il quale punta opportunamente a salvaguardare il finanziamento del primo lotto attraverso la definizione di un nuovo progetto complessivo esteso all'intero percorso da servire, così da creare le premesse per poter conseguire il finanziamento aggiuntivo di 62 milioni di euro indispensabili per dare un senso compiuto al trasporto rapido collettivo in sede propria dell'area vasta metropolitana».
Dunque, via libera anche dai residenti a un nuovo progetto. È una replica esplicita al presidente di Tua, Gianfranco Giuliante, che a proposito della recente ordinanza di sospensiva del Tar si era chiesto cosa fosse mutato, nella decisione del giudice amministrativo, rispetto alla precedente pronuncia che aveva consentito il prosieguo dei lavori. «Anzi ha spiegato Giuliante in confronto a prima, ora c'è un filobus molto più ecologico».
GIULIANTE NEL MIRINO Una tesi che non convince Starda parco bene comune. «Intanto replicano - sono decorsi vanamente sette anni, e nulla è cambiato nella disarmante condizione di stallo dell'appalto. Imbalsamato in uno stato di colpevole abbandono, constatabile a vista. Inoltre, è fallito il costruttore olandese Apts del vettore Phileas a guida magnetica vincolata: le sentenze del Tar sono datate luglio 2014 e il fallimento del Phileas risale al 25 novembre dello stesso anno. In più, in questi sette anni l'appaltatore non è stato in grado di fornire un vettore equivalente, in linea con le previsioni del Codice degli appalti pubblici, che vorrebbe ora sostituire indebitamente, fuori tempo massimo, con un filobus convenzionale a guida manuale che non potrà mai circolare in condizioni di sicurezza su un tracciato troppo stretto, persino privo per lunghi tratti di marciapiedi a norma interamente percorribili e accessibili alle persone con disabilità. Cosicché, non potrà accadere mai nulla, al di là di annunci infondati e clamorose brutte figure. In ultimo è cambiata la natura giuridica dei ricorrenti, con lo studio legale Di Tonno patrocinante. I 16 cittadini allo sbaraglio nel 2014, si sono oggi costituiti in comitato, regolarmente costituito per atto pubblico presso il notaio Buta di Pescara, dotato di atto costitutivo e statuto coerente con l'affermazione degli interessi collettivi di cui è legittimo portatore».
Insomma, è la conclusione, rispetto al 2014 è cambiato il mondo.


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