Sono cominciate le trattative per definire la possibilità di effettuare gli espropri dei terreni a latere dell'attuale linea ferroviaria che collega la Capitale alla Marsica nel tratto tra Tagliacozzo e Avezzano. La notizia viene diffusa immediatamente dopo quell'altra, preoccupante, riguardante il fatto che fino al 22 settembre prossimo proseguirà il servizio dei bus che sostituiranno sei treni che collegano la Marsica alla Capitale gli orari dei quali e le modalità sono state pubblicate nelle varie stazioni interessate. Una specie di «pazientate dal momento che le cose cambieranno in meglio».
Fatto sta che notizie ancora ufficiose ma reali e fondate parlano dei primi interventi per mettere a disposizione dei tecnici i terreni che costeggiano la linea ferrata in questione. Si comincia con il collegamento tra Avezzano e Tagliacozzo che verrà raddoppiata immediatamente. Si passerà dunque dal binario unico al doppio. E da Roma confermano la circostanza dal momento che risulta essere proprio la tratta ferroviaria tra Avezzano e Tagliacozzo in testa a quelle zone che verranno immediatamente potenziate. Immediatamente comunque si fa per dire dal momento che i tecnici sostengono che si arriverà alla conclusione entro il 2026.
Ma perché si comincia proprio dalla linea Avezzano - Tagliacozzo? Qui siamo alle ipotesi in attesa di un documento ufficiale ma è facile ipotizzare che sia semplice condurre i lavori, il tratto è pianeggiante e l'iniziativa gioverebbe subito ad abbreviare, seppur di poco, il tempo di collegamento con la Capitale se non altro per il fatto che gli eventuali incroci di treni che debbano transitare sul binario unico diventeranno inutili. Si specifica inoltre che verranno eliminati alcuni passaggi a livello, primo tra tutti quello che blocca il traffico di entrata e uscita a Tagliacozzo nei pressi della Variante Tiburtina e che provoca file e pericolosità di quello svincolo. «Si renda conto- riferisce uno dei tecnici di Ferrovie- che la storia degli espropri dà soltanto la sensazione che siamo appena agli inizi. Tutta la parte burocratica che riguarda i terreni non costituisce altro che l'inizio di una lunga vicenda».
PNRRTutta la partita comunque si è presentata come un'ottima notizia e va inquadrata nel finanziamento dell'opera che riguarda il Pnrr e i soldi che arrivano dall'Europa. Come saranno spesi e per la realizzazione di quali progetti è ancora presto per dirlo ma tutta l'operazione si inquadra nel lungo lavoro di analisi portato avanti anche a livello regionale. «Nell'individuare le più opportune scelte progettuali capaci di migliorare il collegamento ferroviario tra Roma e Pescara e, in particolare, il potenziamento dei servizi tra Pescara, Chieti e Sulmona nonché la velocizzazione nella tratta Roma-Avezzano, la Regione Abruzzo ha posto come input prioritario quello di definire, ferma restando la linea attuale, una nuova linea che possa assicurare un rapido ed efficiente collegamento con la capitale che permetterà di ridurre i tempi di percorrenza dalle attuali 3,25 ore a meno di 2 ore» si leggeva in un documento diffuso dalla Regione nel mese di febbraio.