L'AQUILA Il governo conferma la volontà politica di portare a termine il progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara nel giorno in cui la Giunta della Regione Abruzzo ha approvato l'intesa sul progetto di Rfi del lotto 1 "Interporto d'Abruzzo-Manoppello" e lotto 2 "Manoppello-Scafa". Un'apertura che lascia ben sperare sulla realizzazione dell'opera, al centro delle polemiche da mesi. «Dopo decenni di attesa, siamo ormai prossimi alla messa a gara di progetti definitivi e quindi della possibilità, da qui a un anno, di vedere anche aprire i primi cantieri. Avere il pieno appoggio del governo alla realizzazione è secondo noi l'aspetto più importante», ha dichiarato il presidente della Regione, Marco Marsilio, al termine della riunione che si è svolta ieri a Roma, con i ministri Matteo Salvini e Raffaele Fitto e i vertici di Rfi.

IL PUNTO - Nel corso del vertice è stato fatto il punto della situazione sulle varie opere finanziate dal Pnrr. «Mentre attendiamo nelle prossime settimane da Ferrovie delle risposte precise su questi temi, abbiamo comunque avuto confermata la garanzia politica da parte del governo nel sostenere questa opera, che verrà comunque finanziata quale che sia la fonte di finanziamento utile, che sia il Pnrr, fondi ordinari di bilancio o il Fondo sviluppo e coesione. Siamo determinati ad andare avanti», ha aggiunto Marsilio. Il governatore abruzzese ha poi ricordato che «dopo oltre un anno di confronto con il territorio, è stato chiuso il procedimento di valutazione di impatto ambientale e resi tutti i pareri delle autorità competenti. La Regione ha quindi potuto sciogliere la riserva, che a giugno scorso ci aveva fatto sospendere l'espressione del parere, esprimendo quindi il parere favorevole al progetto. Rispetto al progetto iniziale sono state accolte alcune delle richieste avevamo avanzato per mitigare l'impatto sul territorio: sistemazione della viabilità, mitigazione delle barriere antirumore e tutela delle attività produttive, oltre che l'adeguato risarcimento dei soggetti interessati da espropri e abbattimenti».

Quanto alla cosiddetta "variante plus" sollecitata da alcune amministrazioni locali, «tutti gli enti statali interessati hanno espresso parere contrario per ragioni idrauliche legate all'impatto sull'alveo del fiume e per questo è stato dato parere favorevole al tracciato in affiancamento alla ferrovia già esistente. Dispiace che non si siano potute ottenere soluzioni più condivise, ma è onesto ricordare che le varianti proposte a gran voce avevano registrato altrettante contrarietà in realtà istituzionali e comitati di cittadini che, durante il dibattito pubblico, si erano detti pronti a protestare. Per fare un'opera ferroviaria in un territorio fragile e complesso come quello abruzzese bisogna superare mille difficoltà, e non ci possiamo illudere di trovare tutti d'accordo sulle soluzioni proposte. Come presidente della Giunta sento il dovere di garantire che l'Abruzzo non perda questa storica opportunità per far crescere le infrastrutture strategiche e migliorare i collegamenti».

IL TEMA - Sul tema è intervenuto poi Massimo Verrecchia, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio: «Si va sempre più concretizzando l'iter tecnico, amministrativo e finanziario che prevede la realizzazione del progetto. Quanto comunicato dal presidente Marsilio, in merito alle garanzie confermate dal governo Meloni, sulla finanziabilità dell'opera, mi pare evidente che un altro importante obiettivo è già centrato - ha spiegato - Tutto ciò è merito della credibilità di un presidente di Regione che ha svolto un lavoro puntuale e che sta abituando gli abruzzesi, dopo anni di chiacchiere subite, a vedere serietà e fatti compiuti».