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Data: 12/10/2023
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB

Ferrovia Pescara-Roma, taglio di 1,4 miliardi pnrr: D’Alfonso, “Opere non si autorealizzano”

PESCARA – “Il ministro dei trasporti Matteo Salvini conferma che le risorse del Pnrr destinate al raddoppio della ferrovia Pescara-Roma sono state tagliate poiché i relativi progetti non consentivano il varo della gara d’appalto entro l’anno, e che il loro ripristino è rinviato a un futuribile aggiornamento del Contratto di programma di Rete Ferroviaria Italiana per il 2024″.

E’ quanto riferiscono i deputati del Partito democratico Emanuele Barbagallo, Marco Simiani e Chiara Braga, a seguito della risposta scritta dal ministro all’interrogazione con cui si chiedeva “quando e con quali iniziative verranno reintrodotte le risorse  sottratte con il Primo atto integrativo del Contratto di programma 2022-2026 dell’dell’8 giugno scorso, tra le quali figurano anche quelle per la linea Pescara-Roma”.

Più precisamente, l’8 giugno, 568 milioni tolti alle tratte Interporto d’Abruzzo-Chieti-Pescara e 277 milioni alle tratte Sulmona-Pratola Peligna e Tagliacozzo-Avezzano. Il taglio ammonta dunque a 845 milioni.

Poi con la successiva revisione del Pnrr del 27 luglio, il governo ha tagliato 620 milioni 170mila euro al raddoppio delle tratte Tagliacozzo-Avezzano, Sulmona-Pratola Peligna, Scafa-Manoppello e Manoppello-Interporto d’Abruzzo, per altri 620 milioni. Il totale del taglio di fondi Pnrr necessari alla mega opera ammontato dunque  1 miliardo e 465 milioni.

 

 Per realizzare l’opera sarebbero necessari 6,3 miliardi, di cui 5 miliardi e 220 milioni per la nuova linea Roma-Tagliacozzo e il raddoppio delle tratte Avezzano-Sulmona e Pratola Peligna-Scafa, 1 miliardo e 85 milioni per il raddoppio delle tratte Tagliacozzo-Avezzano, Sulmona-Pratola Peligna, Scafa-Manoppello e Manoppello-Interporto d’Abruzzo. L’obiettivo è portare a meno di due ore la durata del collegamento Roma-Pescara rispetto alle 3 ore e 20’ di oggi

Un eterna promessa quella della velocizzazione della ferrovia Pescara – Chieti -Sulmona – Avezzano -Roma, che è destinata ad infiammare anche questa campagna elettorale.

Commenta infatti l’esito dell’interrogazione il deputato del Pd Luciano D’Alfonso, ex presidente della Regione.  “Paghiamo la pigrizia della Regione Abruzzo a prendere posizione e a utilizzare le competenze dell’articolo 117 della Costituzione italiana a proposito dei tracciati delle grandi infrastrutture trasportistiche. Qualcuno ricordi al presidente della Regione Marco Marsilio che le opere non si auto-realizzano: ci vuole dedizione affinché le risorse, date in questo caso dai governi di Giuseppe Conte e Mario Draghi, diventino strumenti utili a migliorare la qualità della vita di una comunità. La distrazione dell’amministrazione regionale ha causato il ritardo dei progetti, il taglio delle risorse ad essi destinate e la delusione dei territori. Con quali scuse Marsilio e i marsiliesi giustificheranno questo autogol?”

Il governo nazionale  hanno sempre assicurato però che l’opera resta strategica, e il presidente Marco Marsilio ha bollato di propaganda gli attacchi delle opposizioni, spiegando che la cancellazione dei fondi per i primi due lotti è motivata dal fatto che non sarebbe stato possibile rispettare le tempistiche molto strette previste dal Pnrr, ovvero il collaudo entro il 2026, per i ritardi accumulati negli anni e dai governo precedenti. Assicurando che il finanziamento sarà garantito non appena le progettazioni in corso saranno mature per andare in appalto. Il piano industriale di Rete Ferroviaria Italiana si prevedono infatti 9,8 i miliardi di investimenti per i principali interventi tra cui la Roma-Pescara, il raddoppio della Pescara-Bari, il collegamento Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona.


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