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Data: 19/02/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Ferrovia, i residenti: sì allo spostamento Riunione sul raddoppio della linea per Roma, il comitato Comferr partecipa al dibattito pubblico: «Dobbiamo salvare le case»

CHIETI «L'incontro si è svolto in maniera proficua, il comitato Comferr ha avuto modo di spiegare il proprio progetto». Valutazione positiva da parte dell'ex assessore comunale Gianni Di Labio, esponente teatino del Comferr, per l'incontro di giovedì scorso nell'ambito della procedura del dibattito pubblico per quanto riguarda la realizzazione del progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara. La procedura del dibattito pubblico serve a raccogliere le esigenze del territorio, è il momento che il comitato Comferr attendeva per esporre la richiesta di una variante al percorso. «Cosa che abbiamo avuto modo di fare», ha detto Di Labio, «attraverso il presidente del Comferr, Antonio Bianchi, medico in pensione di Manoppello, che ha spiegato come evitare il grande impatto ambientale che il raddoppio dei binari avrebbe sia a Brecciarola che Manoppello». Il Comferr, appoggiato dalle amministrazioni comunali di Chieti e Pescara, propone la dislocazione del progetto sulla bretella ferroviaria che arriva all'Interporto di Manoppello. Si eviterebbe in questo modo il passaggio nei centri abitati e l'abbattimento di una sessantina di costruzioni, tra cui anche abitazioni private. L'unico problema è che la variante attraverserebbe la zona Mulino, per cui i residenti hanno formato un nuovo comitato, chiamato No variante Mulino, presieduto da Loris Zappacosta. «Capiamo le esigenze del comitato No variante Mulino», dice Di Labio, «e chiediamo tempo e attenzione nel tracciamento di un percorso che possa creare meno problemi possibile a tutti». Intanto il Comferr continua nella raccolte firme per chiedere la modifica al progetto. L'obiettivo delle 6mila firme è stato superato ma il comitato continua a portare avanti la petizione. «Volevamo fermarci alle 6mila firme», spiega Di Labio, «ma continuano a chiederci di poter firmare e allora abbiamo deciso di andare avanti. Intorno a questa vicenda Brecciarola si è mobilita in toto, a prescindere da chi è interessato o meno dal passaggio della ferrovia. Devo dire che non ho visto la stessa mobilitazione nel resto di Chieti Scalo».

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