MANOPPELLO «Se passasse questo progetto Manoppello e Brecciarola verrebbero tagliate in due con muraglioni di cemento armato e pannelli antirumore che andrebbero a lacerare le realtà abitative e distruggere il tessuto socio economico delle comunità». È uno scenario da incubo quello tracciato dal comitato intercomunale Comferr, coordinato dal presidente Antonio Bianchi, che ha raccolto 5.000 firme e si batte per chiedere la modifica del progetto della ferrovia Pescara-Roma con «lo spostamento della bretella verso l'Interporto, tra l'autostrada e il fiume».Cinquemila firme raccolte anche dal comitato cittadino di Manoppello per contrastare il modello progettuale proposto da Rfi, da realizzarsi con fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). A caldo, dopo la seduta consiliare che si è svolta a Chieti di due giorni fa, a cui ha partecipato il senatore Luciano D'Alfonso, con sindaci, associazioni e cittadini che contestano il piano di Rfi, gli attivisti di Comferr di Manoppello si sono detti «amareggiati», e suggeriscono «la deviazione della bretella verso l'Interporto, tra l'autostrada e il fiume Pescara». Hanno siglato la petizione, che va comunque avanti, i residenti dei comuni interessati al nuovo assetto ferroviario, vale a dire Manoppello scalo, Scafa, Alanno, Brecciarola, San Giovanni Teatino e Chieti . Commenta amareggiato il presidente Bianchi, affiancato dall'ex assessore Katia Colalongo e gli altri membri del direttivo, «che sono quelle sottoscritte da cinquemila, per ora, cittadini che chiedono alla commissione di riconsiderare il tracciato alla luce di tutte le problematiche impattanti che andrebbero a distruggere un vasto territorio».«Ognuno ha ribadito le proprie posizioni», hanno proseguito Bianchi e Colalongo. Il comitato suggerisce, al limite, di «rispolverare un vecchio progetto Rfi del 2007, finito nel dimenticatoio, che prevedeva il percorso della bretella costeggiando l'autostrada. Solo così potremo salvare il territorio».