Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 30/10/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Fermate dei bus invase dalle auto. Code, liti e ritardi fanno infuriare gli autisti impossibilitati ad accostare. Rolandi, Cgil: «Servono più corsie preferenziali»

«Noi, come sindacato, abbiamo assunto una posizione diversa da chi fa polemica su viale Marconi e i filobus sulla strada-parco: prima che si prendessero queste decisioni, per anni e anni abbiamo avuto amministrazioni comunali totalmente insensibili al tema della mobilità sostenibile e pubblica».


30 ottobre 2022 il messaggero pe2Ogni mattina a Pescara un automobilista si sveglia e, specialmente se è in ritardo, si augura di non capitare dietro un autobus che faccia il suo stesso percorso o rischierebbe di dover procedere al passo lento del mezzo pubblico. Lungo le strade del capoluogo adriatico, infatti, spesso accade che gli autobus, giunti in prossimità della fermata, restano all'interno della carreggiata. Così, piuttosto che accostare negli spazi adibiti alla fermata, intralciano la fluida circolazione delle auto. I motivi possono essere diversi: alcune fermate, a causa delle strette dimensioni della strada, non dispongono dello spazio a lato della via adibito allo stop dei mezzi pubblici; in altri casi, però, il rettangolo giallo è occupato da macchine parcheggiate irregolarmente. A Pescara, dall'inizio dell'anno ad oggi, le contravvenzioni per sosta in corsie o fermate riservate agli autobus sono state 362: circa 36 al mese e poco più di una al giorno. «Il numero è in linea con quello delle altre contravvenzioni - spiegano dal comando della polizia municipale - è pretestuoso sostenere che esista una problematica legata alle soste selvagge. Le multe le facciamo, quindi gli automobilisti che non rispettano le regole ci sono, ma questo non è un fenomeno così diffuso da rappresentare una criticità per il traffico. E poi, le strade dove non c'è spazio alla fermata sono quelle dove passano pochi autobus, che non creano ingorghi».
I vigili pongono la patata bollente nelle mani degli autisti: «Su corso Vittorio, spesso e volentieri si vedono gli autisti che non si accostano alla fermata quando, invece, potrebbero farlo. Bisognerebbe chiedere loro il perché, ma loro chiaramente negano», fanno sapere dalla polizia locale.
«POCHE PREFERENZIALI» - «L'intenzione dell'autista non è quella di evitare di accostare - risponde Franco Rolandi, segretario regionale di Filt-Cgil Abruzzo-Molise -. Sfido chi dà la colpa agli autisti a provare a fare la manovra: quando l'area non è completamente sgombra, è difficile parcheggiare con un autobus». Secondo il sindacalista, Pescara, per la mancanza di corsie preferenziali, non è una città a misura di bus e ciò si riflette sulla competitività dei mezzi pubblici, poco scelti rispetto ai mezzi privati. «La linea 10, per immettersi in via D'Avalos da una strada adiacente - prosegue Rolandi - l'autobus deve necessariamente oltrepassare la linea di mezzeria e invadere l'altra corsia. Ogni volta, quindi, l'autista commette un'infrazione che potrebbe compromettere la sua patente. Noi, come sindacato, abbiamo assunto una posizione diversa da chi fa polemica su viale Marconi e i filobus sulla strada-parco: prima che si prendessero queste decisioni, per anni e anni abbiamo avuto amministrazioni comunali totalmente insensibili al tema della mobilità sostenibile e pubblica».
Per Rolandi, la circolazione di mezzi pubblici e privati lungo le medesime corsie porta l'utenza a preferire l'automobile piuttosto che immettersi nel traffico cittadino a bordo di un autobus. Inoltre, lì dove la corriera non riesce ad accostare alla pensilina, a farne le spese non sono solo gli automobilisti costretti ad attendere la ripartenza del mezzo pubblico: in questi casi, i passeggeri, che possono essere persone anziane, donne incinte o individui con difficoltà di deambulazione, sono costretti a esporsi ai rischi della carreggiata e a salire sugli autobus in modo meno agevole. Ad ogni modo, secondo la legge, i veicoli non possono mai sostare negli spazi riservati alla fermata degli autobus, che sono generalmente delimitati con la segnaletica orizzontale. L'articolo 158 del codice della strada impone il divieto di sosta negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus, dei filobus, dei tram e degli scuolabus e, dove gli spazi non siano delimitati, a una distanza dal segnale di fermata inferiore a 15 metri. Per i trasgressori è prevista la decurtazione di due punti dalla patente di guida e la multa da 41 a 168 euro se l'infrazione è commessa con un ciclomotore o un motociclo e da 87 a 344 euro se commessa con un'auto o altri veicoli, con l'aggiunta della rimozione forzata del mezzo.
 
30 ottobre 2022 il messaggero
 

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it