Data: 22/04/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Fca ha deciso: Sevel al lavoro da lunedì Atessa. Oggi il vertice sull'applicazione delle misure di sicurezza anti-Covid: «La Regione tuteli gli operai che viaggiano in bus»
ATESSA Si riapriranno lunedì i cancelli di Sevel. Lo ha annunciato ieri in serata Fca alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, UglM, AqcfR, alla vigilia di un incontro territoriale con la direzione aziendale Sevel previsto per oggi, alle 10, con le rsa di stabilimento. La notizia era nell'aria da qualche giorno. Sevel era stato indicato come il primo degli stabilimenti Fca a ripartire nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus. A spingere per il riavvio delle catene di montaggio sono soprattutto gli ordinativi che in gran parte devono essere ancora smaltiti tra i clienti di tutta Europa, nonostante i lockdown che hanno interessato i vari Paesi. Assieme a Sevel sono coinvolti anche alcuni reparti della componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche i prototipi della 500 elettrica nell'ambito delle attività di ricerca e sviluppo già autorizzate.Lo stabilimento dei furgoni commerciali Fiat, Peugeot e Citroen riaprirà seguendo la strada dell'autorizzazione al prefetto, informando il governo e motivando la ripresa con la strategicità di Sevel, strada che era già stata seguita da altre imprese anche del settore automotive. «Chiediamo a Fca», si legge nella nota congiunta delle parti sociali, «di effettuare subito gli incontri preparatori e di verifica per la corretta applicazione delle linee guida sulla sicurezza concordate il 9 aprile. Esortiamo inoltre il governo a pronunciarsi in modo chiaro. Fca è una delle più grandi imprese italiane, è diffusa su tutto il territorio nazionale e ha un indotto vastissimo, per cui esigenze elementari di chiarezza e uniformità imporrebbero un pronunciamento centrale per garantire la salute e la sicurezza di migliaia di lavoratori. Nei prossimi giorni terremo incontri e sopralluoghi per essere certi che quando si avrà la ripresa produttiva siano rispettate le misure di sicurezza necessarie, a partire dalla garanzia della mobilità pubblica casa lavoro che tuteli i lavoratori dai rischi di contagio». «Come Fim», commenta il coordinatore nazionale automotive, Raffaele Apetino, «riteniamo indispensabile l'applicazione nella maniera più stringente del protocollo sulla sicurezza ed è necessario che la Regione Abruzzo si faccia parte attiva sulla questione trasporti, raddoppiando le corse da e per lo stabilimento per garantire la distanza tra lavoratori». «"La fase 2" sta di fatto partendo», interviene Gianluca Ficco, responsabile nazionale Uilm settore auto, «con le richieste di autorizzazione sempre più numerose ai prefetti. È essenziale però che avvenga in modo graduale e soprattutto in piena sicurezza sia all'interno dei luoghi di lavoro sia nell'ambiente circostante, in particolare nei mezzi pubblici che devono essere adeguati».
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