Fase due delicatissima per il trasporto pubblico locale che giocoforza diventerà smart con l'implementazione di una app che consentirà la tracciabilità dei bus e il conteggio delle persone a bordo in modo tale da attivare automaticamente la corsa bis quando il mezzo avrà raggiunto la sua portata massima di persone imposta dalle nuove regole per il trasporto pubblico locale anti Covid. «Abbiamo chiesto al Gran Sasso Science Institute, che ha una convenzione con il Comune dell'Aquila e ha elaborato molti dei progetti di L'Aquila Smart di sviluppare la nuova app per non farci trovare impreparati ha spiegato l'assessore comunale alla mobilità Carla Mannetti Potenzieremo anche il servizio a chiamata per essere sempre disponibili in questo momento di emergenza». Ieri il primo incontro con il Mobility manager per predisporre un documento per la fase 2, con la consapevolezza che anche il piano urbano per la mobilità sostenibile andrà modificato in base alle nuove regole sul corona virus. «Abbiamo posto le basi per scrivere un nuovo documento sui trasporti in sicurezza che sarà portato subito all'approvazione della giunta ha riferito l'assessore Domani (oggi per chi legge dnr) faremo sopralluoghi sui bus per capire quale potrà essere la capienza massima, inoltre dovremo anche verificare come installare i dispositivi che dialogano con la App». Con la fase due si tenderà a incentivare l'uso di automobili private per motivi di sicurezza disincentivando, per contro, il mezzo pubblico. Il contrario di quanto si è fatto in tempi di pace ma sarà incentivata anche la mobilità sostenibile su due ruote. Ovviamente senza l'aiuto del governo le aziende di trasporto come l'Ama, già in crisi senza il Covid, non ne usciranno vive. Anche perché ai bus potrebbe essere consentito di portare solo il 40% dell'utenza a bordo in una corsa. «Per quest'anno ci è stato detto di onorare il totale previsto dal contratto di servizio ha spiegato ancora la Mannetti, vedremo cosa accadrà l'anno prossimo, abbiamo inoltre anche la possibilità di disporre della cassa integrazione in deroga». Altro momento cruciale sarà la riapertura delle scuole a settembre: sarà necessario pianificare insieme ai dirigenti scolastici orari di ingresso e di uscita scaglionati, sostiene la Mannetti, per evitare che siano rispettate le distanze di sicurezza. Non è più immaginabile far viaggiare bus con studenti stipati come sardine. «Quanto riusciremo a fare ha spiegato l'assessore dipende anche dalle risposte in termini di risorse che il governo sarà in grado di dare nelle prossime settimane». Scontato poi che i passeggeri indossino guanti e mascherine anche sui bus. Circa la questione degli abbonamenti scolastici annuali, è al vaglio la possibilità di considerare un periodo di sospensione l'emergenza per farli decorrere di nuovo dal prossimo mese di settembre, ha sottolineato Mannetti.