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Data: 19/04/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Edilizia, automotive e tessile i primi settori che ripartiranno L'Abruzzo si prepara al rilancio: tre comparti (se Conte dice sì) potrebbero riaprire dal 27 aprile

PESCARA Edilizia, automotive e tessile. Sono i primi tre settori produttivi che potrebbero anticipare la riapertura e riprendere la loro attività a partire da lunedì 27 aprile, prima della scadenza del 4 maggio indicata dal governo come la data per il rilancio delle aziende al momento paralizzate. Ieri sera, però, è arrivata la frenata del premier Giuseppe Conte che non sembra favorevole all'ipotesi di riaperture anticipate. Ma il pressing delle Regioni del nord e di Confindustria è fortissimo. Anche l'Abruzzo si prepara alla fase 2, quella della ripartenza dopo il lockdown per l'emergenza coronavirus. Dalle industrie al turismo, dalla ristorazione ai trasporti: ecco come e quando ripartirà l'economia.
I PRIMI A RIPARTIRE. È in fase di studio la possibilità di far riaprire prima del 4 maggio tre grossi comparti produttivi: edilizia, automotive e tessile. La conferma arriva da Mauro Febbo, assessore regionale alle attività produttive e al turismo, che da martedì avrà una serie di tavoli tecnici con ciascuna filiera produttiva per valutare la fattibilità della ripresa delle attività. «Ci atterremo alle disposizioni del governo», è la premessa di Febbo, «nessuna fuga in avanti se non ci saranno i presupposti ma credo che prima del 4 maggio e probabilmente dal 27 aprile possano riprendere le attività le aziende dell'edilizia, dell'automotive e del tessile se verranno approvati i relativi protocolli aziendali». La road map per la ripartenza dopo il 3 maggio è sul tavolo della task force del governo guidata dal manager Vittorio Colao. Sulle industrie l'idea è di riaccendere le attività produttive in base al loro indice di rischio contagio. Il governo sta valutando di poter sbloccare in anticipo, già dalla prossima settimana, alcuni settori, come moda e tessile, e i cantieri delle costruzioni.L'edilizia è considerato il settore col rischio minore e «deve assolutamente ripartire perché le misure di sicurezza ci sono», spiega l'assessore regionale Febbo. Pronte a ripartire anche le industrie tessili e meccaniche. La Sevel ha già fissato la riapertura al 27 aprile. Il gruppo Fca ha firmato un protocollo di sicurezza con misure ancora più stringenti di quelle previste dal primo Dpcm del 14 marzo. Se il governo darà il placet alle aziende automobilistiche di riprendere le attività, Sevel sarà uno dei primi stabilimenti Fca in Italia a riaprire i cancelli. Il tema è non solo quali settori riaprire, avendo come base guida le classi di rischio dell'Inail (tre categorie: basso, medio-basso, alto) ma soprattutto come far muovere i lavoratori, scaglionando il lavoro su più giorni e con orari di inizio diversi per evitare che ci sia un eccessivo utilizzo dei mezzi in determinate ore.
BALNEATORI E HOTEL. Discorso più complesso per il turismo che, sottolinea Febbo, «è un settore al quale teniamo tantissimo ma dove ci sono più problemi da affrontare». Il presidente della Regione Marco Marsilio ha firmato un'ordinanza che consente ai balneatori di effettuare lavori di manutenzione degli stabilimenti. «Ora stiamo ragionando su come farli ripartire», spiega Febbo, alludendo alla fase successiva, ovvero alla sistemazione degli ombrelloni in vista della stagione estiva. Si sta lavorando per arrivare a un protocollo da far rispettare ai balneatori. Tra le misure, potrebbe esserci una diminuzione del numero di ombrelloni, la regola di massimo due persone sotto ogni ombrellone, la regolamentazione del servizio ristorazione e la delimitazione di due corsie, una per l'ingresso e una per l'uscita. Altro tema da affrontare è quello della spiaggia libera. La Regione potrebbe dare un incentivo ai balneatori in modo che questi possano controllare anche il tratto di spiaggia libera adiacente al loro stabilimento per evitare assembramenti. Per agevolare gli albergatori nella riapertura delle loro attività, le proposte sul tavolo sono lo stop al pagamento dell'Imu e l'annullamento dei costi d'affitto.
RISTORANTI E BAR. I servizi di ristorazione sono a rischio medio-basso ma hanno una classe di aggregazione elevata. Dal 4 maggio probabilmente verrà esteso a tutti la possibilità di fare servizio a domicilio, che alcuni ristoranti e pizzerie stanno già facendo. Più complesso il discorso relativo ai bar, dove vanno prese misure specifiche per rispettare le distanze.
CIG E BONUS 600 EURO. Sono stati messi in pagamento oltre 57mila bonus da 600 euro, riservati a liberi professionisti e partite Iva (oggi si sapranno i dati aggiornati). Di pari passo, procede l'autorizzazione delle 6.033 domande di cassa integrazione ordinaria, propedeutica all'erogazione delle somme dovute. Una procedura che, in Abruzzo, interessa oltre 90mila dipendenti. Ma per i sindacati non basta: Cgil, Cisl, Uil e Ugl chiedono alla Regione di intervenire sulle banche, per l'anticipo delle risorse a tutti i lavoratori, a tasso zero e senza interessi.

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