Data: 07/03/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Ecco i divieti della Regione diversi da quelli di Draghi Parrucchieri, estetiste, visite in casa di parenti e amici: l'ordinanza di Marsilio dà il via libera Anche asili e nidi restano aperti, ma cresce il numero dei sindaci che preferisce il governo
Non è assolutamente facile muoversi in questa giungla di nuove regole dopo che al decreto del premier Mario Draghi ha fatto seguito l'ordinanza del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. In molti punti i due documenti sono contrastanti tra di loro: noi del Centro abbiamo cercato di fare ordine, per aiutare i lettori e in generale gli abruzzesi a rispettare le nuove disposizioni. Non è stato un compito semplice. Soprattutto per quanto riguarda le scuole aperte o chiuse, gli spostamenti, le visite a parenti e amici, lo stop o meno a parrucchieri e centri estetici. Ecco il quadro: partiamo dalle differenze sostanziali che alcuni Comuni - quelli interessati dai provvedimenti di zona rossa - hanno deciso di ignorare preferendo le scelte di Draghi rispetto a quelle di Marsilio. Ma andiamo per ordine.
LE DIFFERENZE:
1) LE SCUOLE. Con il nuovo Dpcm entrato in vigore nella giornata di ieri e che sarà valido fino al prossimo 6 aprile, in zona rossa le scuole di ogni ordine e grado - compresi gli asili nido e le scuole dell'infanzia - restano chiuse. Ma la regola che vale a livello nazionale in Abruzzo sta creando il caos. Venerdì, infatti, Marsilio ha firmato un'ordinanza con la quale nelle zone rosse si lasciano aperti asili nido e materne. Tuttavia diversi Comuni in zona rossa hanno deciso con provvedimenti sindacali di mantenere chiuse anche queste scuole: è il caso ad esempio di Chieti, dove le attività di scuole dell'infanzia, nidi e ludoteche resteranno sospese per tutta la prossima settimana. Ordinanza simile è stata adottata dal sindaco di Lanciano, che ha quindi disposto anche per la sua città la chiusura dei nidi sia pubblici che privati e delle scuole dell'infanzia fino al 14 marzo. Fino a questa stessa data il Comune di Pescara e quelli di Montesilvano, Città Sant'Angelo, San Giovanni Teatino e Spoltore prorogano invece la chiusura delle sole scuole dell'infanzia. Restano aperti i nidi d'infanzia. Nelle fasce arancioni e gialle il decreto Draghi, che vale quindi anche per il resto d'Abruzzo dove non ci sono le misure più restrittive, prevede che i presidenti di Regione possano disporre la sospensione dell'attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell'arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
2) VISITE A PARENTI E AMICI. Altra differenza tra il decreto Draghi e quanto disposto per le zone rosse dal presidente Marsilio riguarda gli spostamenti. Con il Dpcm, infatti, si vietano le visite a parenti e amici. In Abruzzo, però, sono consentiti anche in zona rossa nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno.
3) PICCOLI COMUNI. Sempre in tema di spostamenti, per i centri con una popolazione fino a 5mila abitanti l'ordinanza di Marsilio prevede la possibilità spostarsi verso un'altra abitazione privata tra le 5 e le 22 «per una distanza non superiore a trenta chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Su questo punto non si fa alcun riferimento nel Dpcm Draghi, che in zona rossa vieta «ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori nonché all'interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro nel proprio domicilio, abitazione o residenza». La mancata specifica, di fatto, vieta questo tipo di spostamenti.
4) PARRUCCHIERI. Una ulteriore differenza tra le misure adottate da Draghi per le zone rosse e quelle disposte da Marsilio riguardano l'apertura di parrucchieri, barbieri e centri estetici. Secondo le disposizioni governative queste attività restano chiuse, non per l'ordinanza di Marsilio che al contrario li mantiene aperti.
SONO UGUALI:
1) COPRIFUOCO. Passando in rassegna ciò che invece non cambia sia nell'uno che nell'altro caso e che quindi regolerà la vita degli abruzzesi e in generale degli italiani per il prossimo mese, è opportuno partire dal coprifuoco. Quest'ultimo rimane, dalle 22 alle 5, quando sono consentiti gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o per ragioni di salute.
2) RITORNO A CASA. Il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre consentito, anche in zona rossa.
3) SPOSTAMENTI TRA REGIONI. Fino al 27 marzo rimangono vietati gli spostamenti in entrata e uscita tra regioni, salvo per motivi di salute, necessità o lavoro. Per chi abita in zona arancione, come lo è l'Abruzzo, è vietato ogni spostamento in un Comune diverso. Per chi vive in zona rossa sono vietati gli spostamenti.
4) BAR E RISTORANTI. Sono aperti in zona gialla, ma sempre fino alle ore 18. Restano chiusi in zona arancione e rossa. La novità del Dpcm prevede l'asporto fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande. Rimane sempre vietato il consumo sul posto. In zona gialla pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie sono aperti fino alle 18. A tavola possono sedere solo quattro persone, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano alloggiati al loro interno. Resta sempre permessa la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 22 la ristorazione con asporto. Per i bar, invece, lo stesso servizio di asporto è consentito fino alle 18. In zona arancione e rossa bar e ristoranti sono chiusi.
5) SECONDE CASE. Nelle seconde case può andare solo il nucleo familiare e solo se la casa non è abitata da altri. Se la casa è in zona arancione scuro o rosso non ci si può andare, così come chi vive in arancione scuro o rosso non può recarsi nelle seconde case, nemmeno se queste se si trovano in fascia bianca, gialla o arancione.
6) CINEMA E TEATRI. In zona gialla, a partire dal 27 marzo, gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, cinematografiche, live-club, si potranno svolgere con posti a sedere pre-assegnati e distanziati.
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