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Data: 07/12/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Dirottati a Pescara 5 aerei per nebbia: passeggeri in bus

PESCARA Cinque aerei dirottati nello scalo di Pescara a causa della nebbia all'aeroporto di Bari. Novecento passeggeri sono stati accompagnati in bus nella città pugliese con 14 pullman messi a disposizione delle autolinee abruzzesi. All'aeroporto d'Abruzzo ieri è stata una giornata di fuoco. I velivoli della compagnia Ryanair provenienti da Francoforte, Düsseldorf in mattinata (dopo le 9) e da Budapest, Bergamo e Fiumicino, nel pomeriggio (dopo le 16,30) non hanno mai raggiunto l'aeroporto di Bari (mezz'ora di volo da Pescara) a causa della nebbia fitta che ha impedito gli atterraggi per gran parte della giornata. A Pescara i passeggeri hanno ricevuto l'assistenza da parte degli operatori della Saga («alcuni dei quali sono stati fatti rientrare dalle ferie per gestire l'emergenza», ha detto il presidente Enrico Paolini ) e la polizia di frontiera, diretta da Dino Petitti, ha provveduto al mantenimento dell'ordine e la sicurezza. Un'ora di attesa prima di prendere il bus per i passeggeri provenienti dalla Germania, più di tre ore per gli altri. Inevitabile qualche momento di tensione con lamentele varie, annesse. A mano a mano che arrivavano i bus, i viaggiatori sono stati fatti salire a bordo e riaccompagnati alla loro destinazione pugliese. Per l'arrivo del volo da Londra delle 21 sono stati messi a disposizione dei passeggeri altri 3 bus. La situazione è tornata alla normalità dopo le 20, quando nell'aeroporto sono rimasti solo i turisti scesi dai voli di linea regolari.
ESERCITAZIONE Sventato attentato ieri all'aeroporto, ma si tratta solo di una esercitazione. Protagonisti della simulazione, polizia di frontiera, Enac, Saga, Guardie giurate, Guardia di finanza, Dogana, Enav, vigili del fuoco e 118. L'allarme (finto) è scattato alle ore 8.40, quando due persone, risultate armate di pistola, hanno nascosto un pacco sotto il banco check-in del gate 3. Risultato: pronta evacuazione di tutta l'aerostazione, chiusura dello spazio aereo e disattivazione in meno di un'ora, dell'ordigno rudimentale. Le operazioni sono state coordinate dal dirigente Petitti che si è detto soddisfatto delle operazioni messe in campo, sottolineando che l'esercitazione ha permesso di collaudare i meccanismi di reazione a eventuali minacce e ha evidenziato la sinergia tra Enti civili e militari.

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