Data: 07/05/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Direttore Saga, si va allo scontro. L'onorevole del Pd ha parlato di "operazione verità" per far uscire la regione allo scoperto
Tre argomenti spinosi, flash finale sul Giro d'Italia e un botta e risposta a distanza tra Luciano D'Alfonso (Pd), da una parte, e Mauro Febbo (FI)e Massimo Verrecchia (FdI), dall'altra.
Il sabato inizia con «l'operazione verità», come la chiama il deputato Luciano D'Alfonso, ieri mattina quando nella sua Officina parla su tre filoni: il bando per il direttore generale di Saga e quindi di tutta la vicenda dell'aeroporto d'Abruzzo, i lavori alla piastra logistica Saletti in Val di Sangro e il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia.
Vicenda Saga. D'Alfonso spiega l'ennesima puntata del bando per cercare il direttore generale, figura centrale per la gestione dell'aeroporto di Pescara. «Il primo bando è stato revocato - dice - il nuovo bando ha solo 16 giorni di tempo a disposizione per reperire figure professionali, stabilendo che prevarrà il colloquio sul curriculum. Chissà come andrà a finire, lo racconteremo». Su quel colloquio, D'Alfonso ci scherza: «Avrà finalità di un fidanzamento? Come? Su base empatica?». E aggiunge: «Meglio, allora, sarebbe stato pretendere un Cv corredato di note di gradimento degli enti precedentemente committenti, come accade al Comune di Venezia». Poi l'affondo: «Abbiamo avuto notizie di pressioni telefoniche per evitare l'uscita di fogli di carta dell'Enac».
TRASPORTI - Sull'hub intermodale della zona industriale della Val di Sangro, D'Alfonso ha diffuso il carteggio tra Sangritana e Regione Abruzzo e le difficoltà espresse dalla Compagnia Ferroviaria italiana «che lamenta la perdurante indisponibilità del terminal di Saletti e mette in relazione questo al rischio produttivo dell'intero distretto» dice. A Tua poi, sottolinea D'Alfonso, è mancato un milione di euro per poter finire i lavori. «La piattaforma Saletti non è completa», sottolinea e mette a disposizione la corrispondenza tra la direzione trasporti della Regione e Tua, divisione Sangritana, che avrebbe dovuto accedere ai fondi del Decreto Aiuti per assorbire i rincari dell'energia e dei materiali.
Il terzo argomento è il contratto di servizio tra Regione e Trenitalia. «Per l'affidamento diretto, la procedura si deve perfezionare entro il 25 dicembre, ma ci sono 12 passaggi da evadere e ci vogliono 210 giorni se si inizia a lavorare lunedì. La procedura è complessa, se non si fa entro il 25 dicembre dobbiamo fare una gara internazionale, lo dice l'Europa. Ad oggi il contratto deve essere ancora concepito. Chi ci sta lavorando? Dolfi? Altrimenti facciamo lavorare Muraglia» dice il deputato dem. Infine, «i contributi, promessi ai Comuni per i lavori, già eseguiti, del Giro d'Italia, pari a un milione e 694mila euro, hanno ancora bisogno di trovare una copertura economica da parte della Regione».
LE REPLICHE - Non si è fatta attendere la replica di Mauro Febbo, capogruppo di FI in Regione: «L'onorevole D'Alfonso continua nel suo sabato del villaggio per tenere accesi i riflettori rispetto a una sopravvivenza politica ormai tramontata. Non riuscito il defenestramento alla presidenza della Fondazione Pescarabruzzo del professor Nicola Mattoscio - scrive Febbo - ora è passato ad argomentare la sua opposizione all'attuale Governo regionale. È lì solo, senza alcun dirigente o amministratore locale del Pd al proprio fianco per sostenerlo e condividere le sue elucubrazioni prive di fondamento passando da Muraglia a Saletti, dal direttore Saga alla Fondovalle Val di Sangro, dal tracciato ferroviario Pescara-Roma a Enac. L'onorevole D'Alfonso si facesse una ragione del suo isolamento, del fatto che gli abruzzesi lo hanno già giudicato negativamente. Il centrodestra, in questi anni, nonostante i 30 mesi di pandemia e i 15 mesi di guerra con tutte le conseguenze economiche disastrose, ha governato cogliendo risultati importanti e di sviluppo. Gli abruzzesi per la prima volta negli oltre 50 anni di storia della Regione si apprestano a confermarlo alla guida della stessa. Un sano bagno di umiltà e un'attenta riflessione gioverebbero anche politicamente».
IL GIRO - In serata anche la risposta di Massimo Verrecchia, capogruppo in Regione di FdI: «La politica del fare, che sta caratterizzando il presidente Marco Marsilio, infastidisce e non poco l'onorevole D'Alfonso. L'ennesima puntata, andata in onda ieri, tenta di far passare l'attuale amministrazione come inadempiente. Purtroppo per lui non è così perché la serietà dell'azione politico amministrativa è dimostrata quotidianamente dai fatti. D'Alfonso cerca pretesti, ormai con cadenza settimanale, per attaccare la giunta regionale. E lo fa ricorrendo a conferenze e comunicati in cui proclama procedure, norme e scadenze da seguire come se i nostri uffici non le conoscessero». Sul Giro d'Italia, precisa: «Grazie al presidente Marsilio, l'Abruzzo sta avendo una promozione mai avuta sinora, rendendo orgogliosi tutti gli abruzzesi nel mondo, cosa mai riuscita ad altri e meno che mai a lui. Peccato che oggi D'Alfonso non ci sia stato, perché lo avremmo premiato con la maglia nera, un tempo indossata dagli ultimi classificati».
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