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Data: 31/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Di Biase: «Deviare la bretella ferroviaria nell'Interporto» Raddoppio della linea pescara-roma, la proposta dell'architetto

MANOPPELLO Tremila firme raccolte solo a Manoppello nelle ultime due settimane e la petizione che va avanti. È solo il primo bilancio dell'azione che ha avviato il comitato intercomunale nato per chiedere la modifica del progetto di raddoppio della ferrovia Pescara-Roma e la salvaguardia del territorio. Una battaglia che vede schierati i cittadini di Manoppello, Alanno, Scafa, Chieti e San Giovanni Teatino. «L'obiettivo», ribadisce Katia Colalongo, ex assessore e consigliere comunale e componente del direttivo, «è propositivo. Non diciamo no al progetto, ma chiediamo che vada a sposarsi con interventi già in atto, senza castrareil futuro di queste città dove noi cittadini viviamo. Da parte nostra c'è la massima collaborazione». Intanto sulla questione che tiene banco da giorni, interviene l'architetto Tommaso Di Biase, responsabile provinciale per il Pd del settore Territorio, ambiente e città. «L'assemblea provinciale del Pd, tenutasi nell'aula consigliare del Comune di Spoltore, ha condiviso le proposte alternative al percorso ferroviario progettato da Rfi per le tratte Brecciarola-Manoppello Scalo- Alanno e per la tratta di Scafa, presentate dal sottoscritto. In particolare, per quanto riguarda la prima tratta di Brecciarola/Manoppello Scalo/Alanno, l'idea, già nota alle amministrazioni di Chieti e Manoppello, è quella di bypassare i centri urbani coinvolti pesantemente dal progetto di Rfi attraverso l'uso e il conseguente sviluppo della bretella ferroviaria già operante che, deviando poco prima di arrivare a Brecciarola, penetra fin dentro l'Interporto. «Si può ben immaginare», va avanti Di Biase, «quali e quante siano le conseguenze positive e di rigenerazione urbana che la liberazione della linea ferroviaria di oltre 7 Km avrà per i due centri interessati: piste pedonali e ciclabili, viali alberati, giardini, interconnessione della trama urbana, nuovi luoghi pubblici, attività ricreative e sportive. In una parola, cambierà e migliorerà la vita dei cittadini dei due centri, soprattutto quella dei più piccoli. Anche per Scafa, lo studio proposto, ipotizza di bypassare il suo centro abitato a favore di un percorso che, deviando all'altezza dell'autostrada, ne segue il tracciato fino a ricongiungersi alla linea ferroviaria attuale, una volta superata la cittadina. La soluzione per la tratta di Scafa è inedita, infatti è la prima volta che viene presentata pubblicamente. Anche per questo storico e importante centro della Val Pescara le opportunità di rigenerazione urbana, a seguito della delocalizzazione del tracciato ferroviario, sono enormi e saranno utili a ipotizzare un rilancio della città a partire da un ripensamento dell'ex cementificio».

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