Data: 30/09/2019
Testata Giornalistica: IL QUOTIDIANO DEL MOLISE |
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«Delocalizzazione della stazione di Termoli? Pensateci bene...» L’ex assessore Pierpaolo Nagni non condivide il niet di Francesco Roberti sul progetto del raddoppio ferroviario. Il sindaco replica a Nagni
«Tutte le città italiane più importanti hanno migliorato le location delle stazioni centrali ma non si sono mai immaginate di spostarne la sede» Dopo la notizia dell’avvio dei lavori della Conferenza di Servizio per l’approvazione del progetto definitivo del raddoppio ferroviario della tratta Termoli – Lesina, conferenza nella quale sia il sindaco di Termoli, Francesco Roberti, che il sindaco di Campomarino, Pierdonato Silvestri, hanno avanzato la proposta di un’unica stazione ferroviaria da realizzare a Pantano basso, sul tema è intervenuto anche l’ex assessore della Giunta Frattura, Pierpaolo Nagni. «Credo lo sappiano tutti quanta fatica è costata alla politica molisana far sentire la propria voce nella oramai lunghissima diatriba sul raddoppio ferroviario “Termoli Lesina”. Per anni, in questa storia, il Molise non ha toccato palla, escluso da modifiche e miglioramenti che, invece, la Puglia aveva richiesto e ottenuto con facilità e disponibilità. Solo dopo il nostro “no” perentorio qualcosa improvvisamente si mosse e così iniziammo un lungo iter ( che vedo continua ancora) per ottenere quelle migliorie, a nostro avviso, indispensabili per il territorio bilanciando le richieste anche alle capacità finanziarie complessive dell’opera che rischiava davvero di non partire. Così ci preoccupammo innanzitutto di far spostare il percorso dalla costa all’interno in modo da liberare diversi km in territorio di Campomarino immaginando per quell’area uno sviluppo futuro più compatibile e più volte affrontammo il problema “Termoli” con in primis il tentativo di spostare la linea e poi di migliorare l’impatto acustico nelle aree con insediamenti abitativi . Mai abbiamo accolto l’idea di Rfi di delocalizzare la stazione di Termoli, proposta originaria del progetto che, d’altronde, Rfi aveva realizzato nella vicina Vasto. Abbiamo sempre pensato che la stazione al centro di una città sia una ricchezza assoluta in termini di comodità trasportistica, di impatto economico , di funzionalità . Tutte le città italiane più importanti hanno migliorato le location delle stazioni centrali ma non si sono mai immaginate di spostarne la sede, che nel “bailamme” del trasporto pubblico restano una grande certezza civile, soprattutto ora che le linee elettriche garantiscono un impatto inquinante davvero basso Altra cosa, e mi rendo conto complessa, è la situazione dell’impatto acustico delle aree. Noi ci battemmo per modificare il progetto immaginando la copertura dei binari piuttosto che le barriere fonoassorbenti, trovando sempre la resistenza di RFI. Ora leggo che tutte le forze politiche concordano nel richiedere la stazione unica Termoli - Campomarino, io vi consiglio di rifletterci un po’, magari sentendo nelle forme previste dalla legge i cittadini , potrebbe essere utile e democratico farlo». Raddoppio Ferroviario, il sindaco replica a Nagni Alle parole dell’ex assessore regionale Pierpaolo Nagni hanno immediatamente fatto seguito quelle del sindaco di Termoli, Francesco Roberti. «In riferimento all’accorato appello del Ex assessore Pierpaolo Nagni “su quanto lavoro è costato alla sua politica per arrivare a definire il raddoppio ferroviario”, impropriamente definito Termoli - Lesina, mi preme portare a conoscenza dell’opinione pubblica che il grande risultato da lui ottenuto, consisterebbe, nel costruire per Campomarino una nuova stazione all’altezza di Nuova Cliternia, un tunnel sotto Campomarino e il collegamento al doppio binario esistente all’altezza del cosiddetto fiocco di derivazione Termoli- Campobasso. Le uniche opere ottenute per Termoli sono le barriere antirumore e null’altro, poiché pure i treni sfreccerebbero all’interno della stazione senza nemmeno fermarsi a Termoli, essendo considerata, tale fermata, antieconomica. Comprendo bene quanto tempo l’esperto assessore abbia dedicato anche alla tratta Termoli - Campobasso con ottimi risultati e quanto ne ha speso per migliorare le condizioni del trasporto su gomma (vedi gli autobus). Al fine di non vanificare il sovrumano sforzo dell’ ex assessore, ma soprattutto nell’interesse della città che rappresento, i responsabili di Ferrovie Italiane presto verranno in Molise per discutere con azioni concrete cosa possiamo fare noi per loro e cosa possono fare loro per il nostro territorio».
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