Data: 07/11/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Decreto, le nuove regole per viaggiare sui bus. Dalle distanze da rispettare, all'obbligo di mascherina e i casi in cui è vietato salire Chiacchiaretta, presidente Anav: «Ma il numero dei passeggeri è già crollato»
Il Dpcm firmato nella notte di martedì 4 novembre dal premier Conte e entrato ufficialmente in vigore ieri contiene, tra le altre cose, nuove disposizioni in materia di trasporto pubblico. Con l'obiettivo di contenere i contagi, il Governo ha previsto una riduzione dall'80% al 50% della capienza a bordo di tutti i mezzi pubblici locali - dai bus ai tram fino alle funivie - in modo da garantire un maggior distanziamento fisico tra i passeggeri. Una misura più volte invocata, nelle scorse settimane - già a settembre, quando la curva dei contagi aveva ripreso a crescere in modo preoccupante - dagli enti locali. Le società di Tpl hanno stilato dei vademecum a beneficio dei viaggiatori con le indicazioni sui corretti comportamenti da osservare, sia dentro i mezzi che nei pressi delle fermate. Vediamo quali sono, prendendo, come esempio, il "decalogo" formulato da La Panoramica, l'azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico a Chieti. La società amministrata da Sandro Chiacchiaretta, presidente regionale Anav, invita i passeggeri a «non usare il trasporto pubblico con sintomi di infezioni respiratorie acute riconducibili al Covid» ossia «febbre superiore a 37,5°, tosse, congiuntivite e raffreddore». Sia alle fermate che a bordo dei mezzi i viaggiatori dovranno indossare «un'adeguata protezione del naso e della bocca» usando una «mascherina chirurgica o di comunità» e, una volta saliti, saranno tenuti a «igienizzare le mani utilizzando gli appositi dispenser evitando di toccarsi il viso». Per salire e scendere, gli utenti potranno usare solo le porte appositamente segnalate, rispettando sempre la distanza di sicurezza di un metro (che dovrà essere mantenuta anche alle fermate) e dovranno evitare di avvicinarsi e chiedere informazioni agli autisti. Nel caso in cui un passeggero dovesse iniziare a manifestare sintomi riconducibili al Covid a bordo di un mezzo, dovrà immediatamente segnalarlo all'autista, che, sua volta, provvederà a informare l'autorità sanitaria. Sarà quest'ultima, precisa l'azienda, «a decidere sull'eventuale modalità di trasbordo». Il mancato rispetto delle disposizioni «potrà causare l'interruzione momentanea del servizio per motivi di sicurezza sanitaria».Regole analoghe sono state adottate anche da altre società di trasporto pubblico urbano. Tua dà come ulteriori indicazioni anche l'obbligo di occupare solo i posti consentiti e quello di acquistare i biglietti tramite app. «Stiamo lavorando per adeguare i mezzi alla nuova normativa» dice Chiacchieretta «anche se l'utenza è crollata già da diverse settimane, almeno da settembre, quando si sono cominciati a vedere i primi segnali della nuova ondata. Da quando si sono chiuse le scuole superiori, viaggiamo già ben al di sotto della soglia del 50%. In questo momento siamo al 30-40% dell'utenza ordinaria. Abbiamo avuto un calo degli incassi, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 50%, con un decurtazione delle percorrenze del 20%».
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