Data: 03/09/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Dalla corsa a sindaco ai nodi della ferrovia D'Alfonso è in campo Il deputato dem anticipa le strategie nella corsa al voto per Regione e Comune. «A San Giovanni teatino l’interramento dei binari si esaurirà con un convegno»
L’onorevole anticipa le mosse nella sfida a Marsilio e vorrebbe Blasioli a Pescara nei panni nell’anti-Masci «Se nuova Pescara parte nel 2024 e la comunità di riferimento dovesse chiamarmi sarei disponibile» GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA RETE8 - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA TVSEI - GUARDA IL SERVIZIO TRASMESSO DA LAQTV «Se la Nuova Pescara parte nel 2024 e la comunità politica di riferimento me lo dovesse chiedere, io sono disponibile ad impegnarmi per la Nuova Pescara già dal prossimo anno; altrimenti, se la comunità politica di riferimento me lo dovesse chiedere nel 2027, sarei disponibile ad impegnarmi nel 2027». A parlare è il deputato del Pd, Luciano D'Alfonso, nonché ex sindaco di Pescara, a margine di una conferenza stampa sull'interramento del tratto ferroviario di San Giovanni Teatino: progetto che, a suo avviso, si risolverà meramente «con un convegno». D'Alfonso entra dunque in campo ufficialmente - almeno con il suo peso politico - in vista delle prossime amministrative, confermando le voci che si rincorrevano da qualche tempo. Sarà difficile, infatti, che la fusione dei tre Comuni di Pescara, Montesilvano e Spoltore si concretizzi nel 2024. A meno che i tre Comuni non falliscano tutti gli obiettivi fissati sti dalla nuova legge regionale per il posticipo al 2027, a partire dall'adozione del nuovo statuto entro il 30 settembre. A quel punto il presidente della Regione e il presidente del Consiglio regionale, rispettivamente Marco Marsilio e Lorenzo Sospiri, darebbero il via libera alla Nuova Pescara o meglio ancora "Pescara", come prescrive la legge regionale, già dal prossimo anno. Con D'Alfonso in pista per il centrosinistra. In alternativa, quale possibile candidato sindaco a Pescara, D'Alfonso ieri ha tirato in ballo il nome del consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli: «Lo vedo come perfetto amministratore di Pescara, anche con maggiore conoscenza puntuale della mia. Lo vedo su misura sul recupero della capacità di funzionamento di Pescara, a cominciare dall'attuale città». Un assist o forse una palla al piede per Blasioli, che al Comune non pensa proprio, né appare disponibile a farsi da parte e lasciare la sua casella ad altri aspiranti candidati del Pd nella corsa alla Regione. Un messaggio chiaro e forte «a buon intenditor» nella scuderia Pd. Si vedrà, poiché alla fine saranno i partiti a decidere anche in base allo scacchiere delle elezioni del prossimo anno, a partire dalle regionali. Tanto che se sarà Luciano D'Amico il front runner del centrosinistra, e non più Silvio Paolucci del Pd visto il mancato sostegno del M5S all'ex assessore regionale alla Sanità, toccherebbe proprio al Pd, nel gioco delle pedine, esprimere il candidato sindaco per Pescara.
FERROVIA - Che il clima sia già campagna elettorale, l'ha sottolineato lo stesso D'Alfonso nella conferenza stampa convocata nella sua Officina, in via dei Marrucini. Per D'Alfonso per parlare di ferrovia Roma-Pescara. «Il sopralluogo effettuato lo scorso 2 agosto da parte di fiduciari della Regione per verificare la possibilità dell'interramento del tracciato ferroviario all'altezza di San Giovanni Teatino», sarebbe «una cicuta delle menti» ha sottolineato il deputato dem.
«Maurizio Gentile - ha rimarcato D'Alfonso, riferendosi all'allora amministratore delegato di Rfi - già nel luglio del 2018 aveva individuato quattro criticità rilevantissime da riconoscere, verificare e superare». Si trattano degli «spazi alle imboccature del tracciato sotterraneo, che necessitano di pendenze ben precise, della presenza e la profondità di eventuali falde acquifere, dello spostamento eventuale dei servizi e dei sottoservizi e nel tracciato di interesse e del dirottamento del traffico ferroviario durante i lavori di interramento». Per questo, ha proseguito D'Alfonso, «non vorrei che i cittadini di San Giovanni Teatino fossero raggirati. Non pensino che ci sarà un interramento, in quanto il verbale di intesa si tradurrà in un convegno. Si faccia discernimento, poiché d'ora in poi ogni sopralluogo produrrà una cicuta delle menti». In conclusione, «il consiglio che do alla Regione, è quello di occuparsi della nuova stazione ferroviaria al servizio di San Giovanni Teatino e dell'aeroporto e della competenza precipua che la Regione ha nel fissare il tracciato».
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