CARSOLI Ad alimentare la beffa per i sindaci di Abruzzo e Lazio, che lottano dal 2017 contro i rincari dei pedaggi autostradali e per la messa in sicurezza della A24 e A25, è arrivato l'incontro a sorpresa tra il presidente della Regione, Marco Marsilio, e il ministro e vicepremier Matteo Salvini per «fare il punto sul piano infrastrutturale della Regione Abruzzo». La notizia ha accesso le opposizioni, che hanno manifestato solidarietà agli amministratori e alla portavoce del comitato Velia Nazzarro, sindaco di Carsoli. «I partiti della destra avevano in campagna elettorale fatto importanti promesse per la riduzione fino all'abbattimento delle tariffe, ma ora sembrano aver dimenticato tutti gli impegni», sostiene Stefania Pezzopane, consigliera comunale dell'Aquila del Partito democratico. L'ex deputata ha incontrato ieri il sindaco Nazzarro: «Con il passaggio delle autostrade ad Anas», continua la Pezzopane, «il governo può facilmente predisporre un atto di riduzione delle tariffe dei pedaggi». Critica anche sull'incontro tra Marsilio e Salvini: «Perché non ha portato con sé i sindaci?», si domanda, «Ed è riuscito almeno a intermediarie una data per l'incontro promesso?». Alimenta Silvio Paolucci, capogruppo del Pd in consiglio regionale: «Salvini smetta di prendere in giro l'Abruzzo, chieda scusa ai sindaci e li riceva come si era impegnato a fare. Ancora non si è svolto il più volte annunciato tavolo tecnico», rincara, «su un'infrastruttura che è essenziale per l'economia della nostra regione e, peraltro, richiesto dagli stessi territori. Serve un'azione concreta, non una rassicurazione generica. È con i fatti che si governa, non con la propaganda e le continue passerelle di ministri e governanti che ad oggi non ha portato alcun risultato». Amarezza per il mancato incontro tra i sindaci e il ministro Salvini è espressa anche da Gabriella Di Girolamo, senatrice del Movimento 5 Stelle: «Alle mie interrogazioni il ministro non risponde, sindaci e amministratori non vuole incontrarli e rimanda la cosa. Il sospetto è che quando c'è da dare delle risposte, quando c'è da dimostrare con atti concreti l'intenzione di risolvere un problema, il ministro preferisca voltarsi dall'altra parte, sottrarsi al confronto e dare la colpa a chi c'era prima di lui, anche se governa da anni». Dopo l'ultimo rinvio del tavolo tecnico richiesto dagli amministratori, è stata annunciata una protesta nel piazzale antistante la sede del ministero dei Trasporti. Il sit-in è previsto il 19 aprile alle 10. Dopo mesi di tira e molla, l'incontro non è ancora nell'agenda del dicastero e del ministro Salvini. In un vertice preliminare tra Nazzarro e alcuni dirigenti ministeriali, era emersa la difficoltà per la riduzione delle tariffe. Sul tavolo anche la richiesta di interventi di messa in sicurezza sulla A24 e A25.