L'AQUILA Lotta allo spopolamento e al rischio desertificazione dell'Abruzzo interno. È l'impegno che Luciano D'Amico, candidato del centrosinistra alla presidenza dell'Abruzzo alle prossime elezioni regionali, ha preso alla prima uscita pubblica all'Aquila, incontrando amministratori, circoli e iscritti al Partito democratico. «Ogni anno in Abruzzo nascono 8mila bambini e muoiono 16mila persone. Se a ciò si aggiungono i tantissimi trasferimenti di cittadini al di fuori della nostra regione, è come se in sette anni scomparisse una intera città come L'Aquila e noi non possiamo permettercelo». Discorso, quello del candidato governatore, che si è poi orientato verso tutte le «criticità più evidenti registrate negli ultimi anni: dalla sanità, con le sue infinite liste di attesa, ai problemi dei trasporti, fino a quelli dell'occupazione, soprattutto giovanile, per non parlare della mancanza di programmazione sulla formazione. Tutti problemi che in questi ultimi cinque anni abbiamo dovuto vivere e sopportare». E ha poi proseguito: «Penso a questi problemi perché sono tutti tasselli di un mosaico che impediscono di pensare la costruzione di un futuro da lasciare ai nostri giovani, affinché possano realizzare il loro progetto di vita qui nella nostra regione». Poi ancora numeri: «12,9 laureati ogni mille lasciano l'Abruzzo, mentre l'Emilia Romagna registra un +17,9 nuovi ingressi nel sistema produttivo», spiega. «Non possiamo più permetterci di investire sulla formazione dei giovani e poi non essere in grado di offrire loro una possibilità lavorativa degna di questo nome». Quindi ha aggiunto: «Il momento storico è decisivo e le opportunità vanno colte senza indugio. È questa la fase in cui vanno impostate le azioni necessarie perché per l'Abruzzo ci sia una nuova stagione di sviluppo. Il rischio, al contrario, è di cadere in una spirale che ci costringerebbe nei prossimi anni a inseguire attraverso interventi tampone». Infine una dichiarazione di intenti: «Agli abruzzesi vanno offerti lavoro di qualità e servizi adeguati, vanno resi protagonisti e attori dei grandi cambiamenti che ci attendono, che vanno governati. Le forze politiche e civiche che ci sostengono, a cominciare dal Pd che ha svolto un ruolo decisivo nella costruzione dell'alleanza, hanno la giusta visione per sposare questo tipo di approccio. Sarà una delle basi del Patto per l'Abruzzo: il programma poi andrà elaborato in modo collettivo, ascoltando le cittadine e i cittadini». Al tavolo con lui, il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci, il segretario regionale del partito Daniele Marinelli e quello cittadino Nello Avellani, la consigliera comunale pescarese Stefania Catalano e la segretaria dei Giovani democratici di Teramo Ilaria Barnabei.