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Data: 15/12/2022
Testata Giornalistica: IL GERME
    IL GERME

Corsa soppressa Sulmona-Pescara, Federconsumatori e Cgil in coro: “Nessun confronto con cittadini”

Al momento il buco per i pendolari che viaggiano da Sulmona in direzione Pescara, e viceversa, rimane. Da tre giorni, infatti, sono entrati in vigore gli orari invernali dei treni che, come scritto a inizio dicembre, lasciano una voragine tra una corsa e l’altra per chi deve muoversi per motivi di studio, di lavoro o personali.

A sparire dalle rotaie sono le corse per Pescara, del treno 23916, e del regionale 23909 da Pescara di TUA, le uniche corse a Sulmona gestite dalla partecipata regionale sulla linea. In pratica viene cancellato quel treno che partiva dal Sulmona alle 11:30 e arrivava sulla costa alle 12:40. Un bel disagio per chi è costretto a turni pomeridiani, visto che il treno successivo arriva a Pescara alle 14:20, partendo da Sulmona alle 12:58.

Un buco che non è passato inosservato alla Federconsumatori Abruzzo, né tantomeno alla Filt Cgil Abruzzo Molise. La federazione e la stessa sigla sindacale fanno notare come da questa soppressione s’inneschi un effetto domino anche per chi deve postarsi nell’area metropolitana tra Chieti e Pescara.

“A rendere ancora più grave la situazione per i pendolari tra Chieti e Pescara – si legge nella nota -, è la mancata integrazione del trasporto pubblico locale e del sistema tariffario tra queste due città. Da anni, in verità, esiste una integrazione tra tutti i vettori su strada nella relazione tra Chieti e Pescara (cosiddetto biglietto unico introdotto nel 2006 e peraltro nella sola area metropolitana). Questa integrazione tuttavia riguarda due soli vettori (TUA e PANORAMICA) ma non contempla affatto il trasporto ferroviario anche se incide sulla stessa relazione”.

Sembrerebbe che dietro la motivazione di TUA di sopprimere la corsa, vi sia una sorta di compensazione chilometrica, che nascerebbe dall’introduzione contestuale di una nuova coppia di treni che dallo scorso 11 dicembre collega Pescara e L’Aquila con partenza dal capoluogo adriatico alle 9.51 e arrivo nel capoluogo di Regione alle 12.23, ovvero dopo 2 ore e 32 minuti per percorrere poco più di 100 chilometri su una tratta dedicata.

“Insomma una bella dimostrazione di aziende ferroviarie – conclude la nota – che non parlano tra di loro e soprattutto operano senza rispondere alle reali esigenze dei fruitori del servizio. Se a tutto questo aggiungessimo che per conoscere la situazione dell’offerta dei treni abruzzesi, i viaggiatori debbano cercarli su due diversi orari (quello di Trenitalia e quella della TUA), così come per acquistare i biglietti il cui sistema informatico non è stato uniformato e ancora oggi non contempla la possibilità per uno
stesso servizio di trasporto regionale, di optare indistintamente su entrambi i vettori, si comprende benissimo come i viaggiatori del TPL abruzzese siano trattati come ostaggi piuttosto che clienti”.


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