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Data: 03/05/2023
Testata Giornalistica: CORRIERE DELLA SERA
    CORRIERE DELLA SERA

Contratti a tempo determinato, come cambiano: saltano gli sgravi per colf e badanti

Contratti a tempo determinato, come cambiano

Sarà più facile per le aziende assumere con contratti a tempo determinato. Lo prevede il decreto legge Lavoro approvato dal consiglio dei ministri il primo maggio. Il contratto a termine è attualmente disciplinato dal decreto Dignità voluto dai 5 Stelle durante il governo Conte 1 (2018). Le norme prevedono che la durata massima del contratto a termine sia di 12 mesi, con possibilità di estensione a 24 mesi, ma solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni: esigenze temporanee e oggettive estranee all’ordinaria attività; sostituzione di altri lavoratori; incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria. Il decreto del governo Meloni cancella le causali introdotte con il decreto Dignità e le sostituisce con un sostanziale rinvio alle intese tra le aziende e sindacati. I contratti potranno essere estesi oltre i 12 mesi e non oltre 24 mesi: nei casi previsti dai contratti collettivi di lavoro; per esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva, individuate dalle parti, in caso di mancato esercizio da parte della contrattazione collettiva; per sostituire altri lavoratori.

Voucher potenziati

Secondo sindacati e opposizioni così aumenterà la precarietà (già oggi i lavoratori a termine sono più di 3 milioni). Ma secondo la ministra del Lavoro, Marina Calderone, non c’è questo rischio perché, ha detto ieri a Radio 24, solo il 3% dei contratti a termine supera i 12 mesi. Il decreto dispone anche che i voucher o buoni lavoro possano essere utilizzati per pagare i lavoratori fino a 15 mila euro l’anno (finora il tetto era di 10mila) «nei settori dei congressi, delle fiere, degli eventi, degli stabilimenti termali e dei parchi divertimento».

Sgravi sulle assunzioni

Il decreto legge interviene anche per incentivare le assunzioni dei giovani. L’Italia ha il record in Europa di giovani che non lavorano e non studiano (i Neet, Not in education, employment or training, sono quasi il 20% tra 15 e 24 anni). Il decreto prevede incentivi pari al 60% della retribuzione per un periodo di 12 mesi a favore dei datori di lavoro che assumono giovani under 30 non inseriti in programmi formativi e registrati nel piano «Iniziativa Occupazione Giovani».

Prepensionamenti

Arriva anche la proroga del contratto di espansione, lo strumento che, nell’ambito di accordi di ristrutturazione stipulati con i sindacati, consente di prepensionare fino a 5 anni sulle regole generali. Il decreto Lavoro prevede che le aziende e i gruppi con più di mille lavoratori che abbiano stipulato entro il 31 dicembre 2022 un contratto di espansione e non abbiano esaurito gli esodi rispetto al numero previsto nell’accordo, potranno perfezionare tali esodi entro 12 mesi dal termine originario dell’intesa.

Sicurezza sul lavoro

Si istituisce, presso il ministero del Lavoro, un Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni durante le attività formative. Più in generale, si prevede: l’obbligo per le aziende di nominare il medico competente se richiesto dalla valutazione dei rischi; l’estensione ai lavoratori autonomi di alcune misure di tutela previste nei cantieri; l’obbligo di formazione in capo al datore di lavoro nel caso di utilizzo di attrezzature di lavoro per attività professionali.

Saltata la norma sulle colf

È invece saltata la norma che prevedeva il raddoppio della deducibilità dei contributi per colf e badanti da 1.500 a 3 mila euro l’anno. Mancavano le coperture.


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