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Data: 09/06/2021
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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Consiglio Abruzzo: scontro su Corridoio Adriatico, approvata risoluzione del centrodestra

 

L’AQUILA – La seduta straordinaria del Consiglio regionale dell’Abruzzo sulla “Strategia della Regione Abruzzo sul Corridoio europeo trasversale Tirreno-Adriatico”, si è conclusa, dopo un serrato confronto, con l’approvazione del documento della maggioranza di centrodestra, e la bocciatura di quello delle opposizioni del centrosinistra e del Movimento 5 stelle.

In aula il centrosinistra ha contestato contestato la scelta dell’attuale maggioranza di aver sostenuto la localizzazione dell’autorità portuale competente per l’Abruzzo ad Ancona e no  a Civitavecchia, e delle mancate azioni per inserire la regione nel Corridoio Europeo trasversale intermodale Tirreno-Adriatico, che da Barcellona arriva a Ploce passando per Civitavecchia e Ortona, adatto dunque al trasporto di merci, ed implica il rafforzamento dei porti, delle ferrovie, delle autostrade, dell’aeroporto e del sistema degli interporti.

Il centrodestra ha invece ribattuto che la localizzazione dell’autorità portuale è irrilevante per la partita del corridoio, denunciando piuttosto la mancata di progettualità negli anni in cui al governo regionale c’era il centrosinistra.

Centrale  nella partita al linea ferroviaria Roma-Pescara, di cui c’è un progetto di prefattibilità, che oltre ad abbattere i tempi di percorrenza, abbia le caratteristiche di una linea ferroviaria intermodale (tra i porti di Civitavecchia e Ortona) ad Alta Capacità, per il trasporto di persone e merci, secondo gli standard europei.

Nella risoluzione sottoscritta dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale Umberto D’Annuntiis di Fratelli d’Italia, e dai consiglieri Mauro Febbo (Forza Italia) e Guerino Testa (Fratelli d’Italia), si  esprime sostegno e condivisione all’azione del Presidente e della Giunta regionale Marco Marsilio,  “tesa a ottenere l’inserimento della Regione nelle Reti dei corridoi europei della mobilità Ten-T, sia lungo l’asse adriatico nord-sud che lungo l’asse longitudinale est-ovest, recuperando in tal modo un drammatico divario infrastrutturale che ha penalizzato e frenato la crescita e lo sviluppo del territorio”.

La richiesta di riunire l’Assemblea legislativa è arrivata dai gruppi di centrosinistra e dal Movimento 5 stelle che, sul tema all’ordine del giorno, hanno presentato un documento sottoscritto dai consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci del Pd,  Sandro Mariani (Abruzzo in Comune), Americo Di Benedetto (Legnini Presidente), Marianna Scoccia (Gruppo misto), Sara Marcozzi, Domenico Pettinari, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri, Giorgio Fedele e Marco Cipolletti del Movimento 5 stelle.

Nel documento approvato, si impegna in tal senso il Presidente a rappresentare in tutte le sedi opportune l’urgenza e la necessità di tale obiettivo; condivide la strategia multilaterale di stretta collaborazione con le Regioni limitrofe per individuare soluzioni che superino la conflittualità e la competizione tra aree territoriali, valorizzando la coesione e il comune interesse strategico; auspica che il Governo nazionale sostenga con convinzione presso la Commissione Europea le richieste formulate dalla Regione Abruzzo, rendendo credibile l’azione diplomatica (nel negoziato in corso sulla revisione delle Reti Ten-T) mediante la concreta dimostrazione di interesse alla realizzazione delle infrastrutture richieste, che passa inevitabilmente per il finanziamento delle stesse”.

Si esprime “soddisfazione e gratitudine per i fondi previsti nel PNRR a favore delle autostrade A24 e A25 (1 miliardo nel fondo complementare) e della ferrovia Roma-Pescara (620 milioni), chiede di prevedere – come da impegni assunti dal Ministro Paola De Micheli e ribaditi dal Ministro Enrico Giovannini – in particolare per quest’ultima opera, l’integrale finanziamento con fondi di Bilancio dell’intero progetto che assomma a circa 6,5 miliardi di euro; analogamente, per quanto riguarda la direttrice adriatica”.

Infine si impegna il Presidente della Regione Abruzzo a proseguire nell’azione già intrapresa per chiedere alla società concessionaria dell’autostrada A14 di produrre il progetto di fattibilità della terza corsia, già richiesto dal Mims (già MIT) all’atto dell’approvazione del Contratto di programma, e a Rfi di non limitarsi alla realizzazione del progetto di ‘velocizzazione’ della linea ferroviaria adriatica Bologna-Lecce, per la quale si reputa necessario progettare una linea di vera e propria Alta Velocità/Capacità, dello stesso livello tecnologico e prestazionale di quella tirrenica”.

CAPIGRUPPO MAGGIORANZA: “ATTI E DOCUMENTI SOLO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA”

“Smontata integralmente dal Ministero l’utilità dell’Autorità portuale di Civitavecchia, le opposizioni facciano fronte comune con la Regione affinché lo Stato finanzi l’opera”.

Così, in una nota congiunta, i capigruppo in Consiglio regionale, Guerino Testa (FdI), Vincenzo D’Incecco (Lega Savini Premier), Mauro Febbo (FI) e Roberto Santangelo (Azione Politica) a latere dell’approvazione odierna del documento strategico relativo al Corridoio europeo trasversale tirreno-Adriatico.

“Una delle priorità dell’attuale governance regionale, a cui ha dato seguito con atti e documenti ufficiali – spiegano -, è quella del riconoscimento del corridoio Tirreno-Adriatico. Partiamo dall’assunto incontrovertibile che l’Abruzzo è l’unica regione italiana che si affaccia sul mare a cui manca un’autorità portuale”,.

“I Colleghi delle opposizioni, ancorati al ‘porto’ di Civitavecchia, devono fare mente locale sul fatto che è una questione irrilevante tanto da non essere presente nel documento che abbiamo prodotto, senza contare che l’intera struttura tecnica del Ministero ha smontato integralmente la presunta utilità di legarsi all’Autorità di Civitavecchia. Questione irrilevante – sottolineano – ma anche dannosa in quanto il presidio portuale di Civitavecchia è prossimo al fallimento e nulla replicarono, all’intervento del Pd marchigiano che si risentì dell’ azione importante svolta dalla nostra Regione, per non parlare poi del leit-motiv dei 5 Stelle, accaniti sostenitori della tesi che l’Europa e il mondo intero sarebbero pronte a riconoscere il Corridoio trasversale Barcellona-Civitavecchia-Roma-Pescara-Ortona-Ploce ma che l’unico e vero ostacolo a tale riconoscimento sarebbe il fatto che il Porto di Ortona non dipenda dall’Autorità di Civitavecchia”.

“Alla Commissione europea non interessa nulla di quale sia l’Autorità che ‘comanda’ sui nostri porti (che, se fossero sufficientemente sviluppati, peraltro avrebbero una propria Autorità senza dipendere né da Ancona né da altri), e che questo tema sia letteralmente inconsistente ai fini del riconoscimento del Corridoio nelle Reti Ten-t. Noi, come Regione Abruzzo, dobbiamo dimostrare all’ Europa che, da un porto all’altro, le infrastrutture siano efficienti e che l’integrazione sia multinodale; per cogliere questi obiettivi è d’obbligo superare i campanilismi territoriali e politici per il bene della nostra regione”.

“Per quanto concerne la revisione delle Reti Ten-t che, finora, hanno visto l’esclusione in toto dell’Abruzzo sia per l’asse est-ovest che per quello nord-sud, i Colleghi delle Opposizioni devono constatare che la nostra Regione, targata centrodestra, è stata capofila e protagonista del progetto Roma – Pescara e che si è riusciti in un’impresa utopica ovvero mettere d’amore e d’accordo le regioni adriatiche interessate: Abruzzo, Marche, Molise e Puglia”.

“Evidenziamo, inoltre, la valutazione in corso per altre aree della regione, in particolare dell’aquilano, circa l’utilizzo dei fondi della Military Mobility (MMI) per il potenziamento della tratta Sulmona-Terni, oltre che per l’impiego dell’idrogeno nell’ambito del trasporto ferroviario. Confidiamo nell’azione diplomatica del presidente Marco Marsilio con il governo nazionale affinché l’Europa riconosca e, quindi ,finanzi il Corridoio Tirreno-Adriatico. E invitiamo le opposizioni ad appoggiare tale azione per il raggiungimento dell’obiettivo comune”, concludono i capigruppo di centrodestra.

PAOLUCCI: “DA CENTRODESTRA SCHIAFFO A SINDACATI E REALTA’ ECONOMICHE”

“Al presidente Marsilio e alla maggioranza di centrodestra è mancato il coraggio di puntare fino in fondo sulla sfida della possibile apertura del corridoio trasversale e portare in Abruzzo un’occasione unica di sviluppo e crescita, ignorando anche le istanze rappresentate da tutto il mondo sociale ed economico che chiedeva di intercettare al meglio l’opportunità del Corridoio Tirreno Adriatico”.

Così il capogruppo Pd Silvio Paolucci sull’esito del Consiglio regionale straordinario chiesto dall’opposizione sull’argomento.

“Uno schiaffo alle forze sociali abruzzesi da parte della maggioranza, che ha respinto la mozione delle opposizioni che chiedevano di raccogliere l’appello delle realtà sindacali, economiche e datoriali alla Regione a scommettere sul corridoio tra la penisola Iberica e i Balcani, passando per l’Italia, a partire dallo spostamento dei nostri porti dall’Autorità Portuale di Ancona a quella di Civitavecchia, in una coerente logica di complementarità delle nostre infrastrutture”.

“Questo non è accaduto, la maggioranza ha invece presentato un suo documento purtroppo privo di una visione politica che sarebbe servita a dare un indirizzo chiaro e forte a un’opportunità irripetibile, qual è quella offerta dalla trasversalità. È stato stilato un testo tecnico che finisce con l’elencare una lista di desiderata al Ministero, ma che non ha un progetto, né una lettura della realtà che abbiamo di fronte. Come si risponde per difendere il tessuto produttivo in sofferenza, che cerca di resiste, e come si promuovono nuove attività e imprese se non si punta a risorse capaci di rendere la nostra Regione più attrattiva e competitiva nel panorama nazionale ed europeo?”.

 

“L’obiettivo a cui puntare – osserva -è quello di collegare i porti abruzzesi a quello di Civitavecchia, per farne lo snodo capace davvero di unire la Penisola Iberica ai Balcani, fino a collegarsi con il ‘Ramo C’ del Corridoio 5 Budapest-Kiev, creando una vera connessione europea tra est ed ovest, in cui l’Abruzzo può essere protagonista. Tale scelta strategica, insieme con il completamento del corridoio adriatico e la velocizzazione del collegamento ferroviario fino a Brindisi, sarebbe assai importante per il futuro sviluppo delle nostre aree interne e avrebbe un impatto determinante per i cittadini abruzzesi”.

“Oggi questa strategia è già dentro il PNRR, predisposto dal Governo Conte e approvato dal Governo Draghi, in virtù di alcune scelte significative come il finanziamento dell’alta capacità ferroviaria Pescara-Roma per persone e merci, ma deve essere completata con il riconoscimento a livello europeo del collegamento strategico tra Civitavecchia ed i porti abruzzese, all’interno del nuovo Corridoio mediterraneo. È infatti in atto il negoziato per la revisione delle Reti TEN-T, ed è decisivo che l’Abruzzo stia pienamente dentro questa partita, portando a casa il risultato”.

“Ci spiace che mentre tutto il mondo si muove verso questa direzione, l’Abruzzo riceva un altro schiaffo da parte di chi lo governa e resti ancora una volta fermo e senza un progetto coraggioso e concreto per dare ossigeno e nuova prospettiva al tessuto produttivo ed industriale abruzzese per rilanciare la nostra economia”, conclude Paolucci.

MARCOZZI: “TRASVERSALITÀ OCCASIONE STORICA PER ABRUZZO, GIUNTA SI TIRA INDIETRO”

Anche quest’oggi, il presidente dell’Abruzzo Marco Marsilio ha scelto di buttarla in caciara sul tema della trasversalità, dell’inserimento dell’Abruzzo nelle Reti TEN-T e, soprattutto, dello spostamento dell’Autorità di Sistema Portuale da Ancona a Civitavecchia, non presente nel documento presentato e votato dalla maggioranza”.

Ad affermarlo è il capogruppo M5S Sara Marcozzi a margine del Consiglio regionale straordinario, convocato dalle opposizioni sul tema della trasversalità e del Corridoio Europeo Intermodale Tirreno-Adriatico.

“La scelta di rigettare la risoluzione dalle opposizioni del Consiglio regionale per approvarne una propria -spiega -, rappresenta un maldestro tentativo di prendere un impegno con il tessuto economico dell’Abruzzo a cui, però, manca lo snodo strategico che renda realmente armonica la sfida per il futuro della nostra regione”.

“Mai come adesso, con fondi europei e il PNRR – aggiunge Marcozzi -, sarebbe fondamentale avere una visione chiara che, ancora una volta, alla Giunta regionale manca. Io non cambio idea e rimangono convinta della necessità di concludere questo spostamento. Non per una convinzione granitica, ma perché i documenti parlano chiaro e la sola obiezione sollevata dal centrodestra, che sventola lo spauracchio del mancato riconoscimento della Zes in caso di cambio di Autorità di Sistema Portuale, è già stata ampiamente smentita in Parlamento da Giuseppe Provenzano quando era ministro per il Sud”.

“Abbiamo ribadito – continua – l’importanza di questo tema per il futuro dell’Abruzzo, e ricordato alla maggioranza gli impegni che avevano preso in campagna elettorale. Loro hanno promesso il passaggio dell’Autorità di Sistema Portuale a Civitavecchia, ma oggi, alla prova dei fatti, continuano a tirarsi indietro. Siamo in una fase di riorganizzazione a livello europeo delle Reti TEN-T, abbiamo la possibilità di mettere al centro della cartina geografica continentale la nostra regione, facendone uno snodo fondamentale per la tratta che parte da Barcellona e arriva a Ploce, passando per i porti di Civitavecchia e Ortona. È un’operazione che, concretamente, garantirebbe investimenti sulle nostre infrastrutture, soprattutto nelle aree interne che ne hanno urgente bisogno”.

“È evidente che per ottenere questo è necessario rendere la richiesta armonica, e in questa direzione va la nostra richiesta di Spostamento di Autorità di Sistema Portuale da Ancona a Civitavecchia. Significa affidare la programmazione degli investimenti sui porti a un ente che non sia un nostro competitor, come accade adesso con Ancona che di fatto fagocita tutti i fondi, e collegarsi in maniera diretta con il Lazio, diventando il porto di Roma sull’Adriatico. Si tratta di una richiesta che arriva non solo dal MoVimento 5 Stelle, ma da tutto il tessuto produttivo abruzzese, dalle associazioni datoriali ai sindacati”.

“È mancata inspiegabilmente, ancora una volta, la volontà politica della Giunta Marsilio. Si conferma una visione, a mio avviso, miope e antistorica, che col tempo non avrà ricadute favorevoli per l’Abruzzo. Oggi è stata persa un’altra occasione per dare alla nostra regione la possibilità di avere un futuro da autentico protagonista”, conclude Marcozzi.


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