Data: 14/03/2020
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO |
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Consiglieri regionali M5S: “Fermate trasporto pubblico locale”
I consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle chiedono di bloccare il trasporto pubblico locale per garantire la sicurezza dei viaggiatori in questo periodo di emergenza da coronavirus. “Garantire la sicurezza dei lavoratori del trasporto pubblico locale e dei cittadini che ne fruiscono oltre ad essere necessario è urgente e non più rinviabile” affermano. “Come per la sanità, il trasporto pubblico locale – dicono Andrea Greco, Patrizia Manzo, Angelo Primiani, Valerio Fontana, Fabio De Chirico e Vittorio Nola – è un servizio di competenza delle Regioni ed è per questo che bisogna adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza di lavoratori e viaggiatori. In virtù del confronto costante con gli addetti ai lavori, crediamo che l’unico modo per tutelare la loro incolumità, è bloccare il trasporto pubblico, e al tempo stesso, considerare di far rimanere attive pochissime linee da sottoporre alla stretta osservanza delle regole sulla sanificazione. Il tutto fino a quando l’emergenza non sarà rientrata”. “Il trasporto extraurbano – aggiungono – serve a garantire gli spostamenti di due categorie in particolare: studenti e lavoratori. I primi non andranno a scuola fino al 3 aprile, mentre i lavoratori hanno ridotto drasticamente l’utilizzo dei bus, per timore di contrarre il Covid-19. Quindi a chi e a cosa serve far viaggiare pullman semivuoti su e giù per il Molise? Certo è, che per ogni chilometro percorso le ditte percepiscono soldi pubblici, le compensazioni, anche con i bus vuoti. La sanificazione, anche se viene effettuata dalle ditte, non è sufficiente perché a quanto pare viene effettuata una tantum e non ad ogni fine corsa come avviene altrove. Gli autobus hanno dei dispositivi di ricircolo interno di aria, cosa significa? Che in assenza di dispositivi per la sanificazione dell’aria (cosa assolutamente certa in mezzi Euro 2, 3 o addirittura Euro zero), se un viaggiatore infetto fa uno starnuto il ricircolo interno di aria potenzialmente infetta tutti. Un bus pieno, ma anche semipieno, è pertanto a tutti gli effetti un assembramento, e quindi allo stato attuale viola le disposizioni del DPCM sulle distanze di sicurezza”. A questo punto i portavoce del MoVimento 5 Stelle chiedono alla Regione Molise di “intervenire immediatamente, anche perché per i lavoratori esiste il fondo bilaterale di solidarietà e la possibilità di Cassa integrazione. Se nei ‘piani alti’ della Regione si hanno dei dubbi – concludono – ricordiamo che: ‘In materia di igiene e sicurezza del lavoro, la Costituzione (artt. 2, 32, 35 e 41 Cost.) afferma la salvaguardia della persona umana e della sua integrità psico-fisica come principio assoluto e incondizionato, senza ammettere condizionamenti quali quelli derivanti dalla ineluttabilità, dalla fatalità, oppure dalla fattibilità economica e dalla convenienza produttiva circa la scelta e la predisposizione di condizioni ambientali e di lavoro sicure e salubri’. Fermate tutto, perché agli autisti tra poco mancheranno anche le mascherine. Fermate tutto prima che sia troppo tardi”. |
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