TERAMO Il bus passerà davanti al cimitero. Comune e gruppo Baltour, che gestisce il trasporto pubblico urbano, hanno dato il via libera definitivo alla modifica del percorso della linea che arriva a Villa Pavone. La variazione, sollecitata dai residenti della zona e più volte al centro di interrogazioni in consiglio da parte del rappresentante di 'Oltre' Luca Corona, risolverà il disservizio creato dall'allestimento della mega rotonda a ridosso della Statale 80 per aggirare i quattro passaggi a livello tra Cartecchio e il quartiere alla periferia ovest del centro. In assenza di attraversamenti pedonali aperti, l'unico in allestimento è all'altezza di Villa Pavone, dalle attuali fermate del bus lungo la viabilità principale i pedoni devono percorrere quasi due chilometri ai piedi per raggiungere abitazioni, attività commerciali o l'area cimiteriale. Con lo spostamento del tracciato lungo la strada secondaria che passa davanti al cimitero e arriva nel vicino quartiere, il problema è stato risolto. La modifica della linea sarà operativa non appena completati gli adempimenti tecnici e burocratici e le corse saranno organizzate anche in riferimento agli orari di entrata e di uscita dalle scuole. E' prevista, infatti, anche una nuova fermata lungo via Po per rendere più agevoli gli spostamenti con il mezzo pubblico agli studenti che frequentano la Molinari.«Anticipiamo la revisione del trasporto pubblico urbano, che sarà attuato con la predisposizione del piano della mobilità sostenibile già allo studio degli uffici», afferma il sindaco Gianguido D'Alberto, «l'indirizzo che l'amministrazione dà a tale strumento, ha l'obiettivo di favorire ed implementare il servizio». L'assessore al 'governo del territorio' Stefania Di Padova sottolinea invece il rispetto dell'impegno preso con i residenti di Villa Pavone. «L'amministrazione dà una ulteriore risposta alle esigenze della collettività», afferma aggiungendo una sottolineatura polemica nei confronti di Corona, «e viene definitivamente tacitata la voce di chi, dimentico probabilmente di aver contribuito alla creazione di una situazione di disagio attraverso una progettazione parziale e inattenta, ha accusato di inefficienza coloro che invece hanno dimostrato la capacità di risolvere i problemi».