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Data: 09/02/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Città con meno traffico, nasce il piano Il Comune vuole più piste ciclabili, colonnine per auto e bici elettriche e un allargamento dell'attuale Ztl in centro. La Cgil: «Finalmente Teramo sposa un approccio nuovo»

Collegamento con l'università Verna rilancia la cabinovia


TERAMO Nuove corsie e piste ciclabili, 60 colonnine di ricarica per auto e bici elettriche, pensiline intelligenti per gli autobus, bike sharing elettrico. Ed anche un'eventuale allargamento dell'attuale Ztl, ma senza spostare i varchi, con l'obiettivo di riservare delle zone per il parcheggio in centro ai residenti. Sono alcuni dei punti qualificanti del piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) a cui sta lavorando il Comune di Teramo, che ieri ha presentato il quadro conoscitivo del Pums: un documento che scatta una fotografia dell'esistente, comprensiva di tutte le iniziative che l'ente sta avviando, e sul quale nelle prossime settimane si aprirà la fase di confronto con la cittadinanza. Il processo partecipativo sarà orientato, innanzitutto, a raccogliere quelle che sono le esigenze della città e vedrà il Comune confrontarsi, attraverso la presentazione dei contenuti del quadro conoscitivo e un questionario online, con quattro grandi macrogruppi: il mondo dell'istruzione; enti e istituzioni presenti sul territorio; le organizzazioni di settore; i comitati di quartiere e le associazioni. «Il quadro conoscitivo del Pums non è un punto di arrivo ma un punto di partenza», ha sottolineato l'assessore alla mobilità Maurizio Verna, «adesso apriremo una fase di partecipazione e condivisione e credo che molte azioni vedranno la luce già dal 2021. Ci sono varie iniziative che stiamo portando avanti, che vanno dalle colonnine di ricarica per le auto elettriche, per le quali abbiamo già fatto il bando per l'assegnazione delle diverse aree, alle pensiline intelligenti per gli autobus. Sono inoltre già arrivati cinque autobus "euro 6", rispetto ai quali stiamo procedendo alle attività burocratiche per metterli in strada, e arriveranno, speriamo il prima possibile, due autobus elettrici. In piazzale San Francesco ci sarà una postazione per la ricarica degli autobus elettrici». Tra gli obiettivi quello di sfruttare i finanziamenti per le ciclabili per favorire gli spostamenti con mezzi alternativi alle auto. E non solo in città. «Io sono dell'idea che possiamo già iniziare a ragionare di fare un primo pezzo funzionale della ciclabile Teramo-Giulianova», ha aggiunto Verna, «che arrivi a Villa Pavone e al centro commerciale, con la speranza poi che da Giulianova qualcuno inizi a venire verso Teramo».Alla presentazione del quadro conoscitivo del Pums ha partecipato anche Donato Di Ludovico, del centro interdipartimentale Trasporti e mobilità sostenibile dell'Università dell'Aquila e responsabile scientifico del Pums. «Dopo la fase di partecipazione», ha spiegato, «ci sarà una terza fase analitica che andrà a definire e stabilire le criticità e le opportunità della mobilità a Teramo e le future strategie da mettere in campo». Soddisfazione per l'avvio del percorso che porterà alla redazione definitiva del Pums è stata espressa dal sindaco Gianguido D'Alberto. «Con questa attività si va a chiudere una voragine enorme dal punto di vista politico-amministrativo», ha detto D'Alberto, «perché non avere un Pums significa non programmare. L'assenza del Pums è stata la dimostrazione di come, nella nostra città, non ci si sia mossi minimamente nell'ottica della programmazione. Tanto che il piano urbano del traffico predisposto nel 2015 si fermò proprio per l'assenza del Pums».
 
La Cgil: «Finalmente Teramo sposa un approccio nuovo»
 
TERAMO«Teramo arriva tardi rispetto ad altre città, che hanno già attuato il piano della mobilità sostenibile negli anni passati, e credo che l'amministrazione faccia bene a intervenire in questo senso. Adesso è essenziale il confronto con le parti sociali e quindi anche con le organizzazioni sindacali». A dichiararlo è Aurelio Di Eugenio, della segreteria provinciale della Filt Cgil, che evidenzia come tra le varie necessità ci sia quella di aumentare il numero di autobus di nuova generazione e favorire l'integrazione intermodale tra bus e treno con apposite stazioni di interscambio. «Il piano è un bene», commenta, «oggi più che mai c'è la necessità di ripensare una città diversa. Se consideriamo che il 70% degli spostamenti sistematici in provincia avviene da e verso la città capoluogo è chiaro che diventa assolutamente necessario mettere in campo un piano strategico per migliorare la qualità della vita a Teramo».Per la Cgil va incentivato l'uso dei mezzi pubblici o di altre forme di mobilità sostenibile da parte dei cittadini, riducendo così anche l'inquinamento atmosferico e acustico. «Bisogna mettere in campo un approccio nuovo», conclude Di Eugenio, «che veda la partecipazione di tutti, anche delle parti sociali, alla redazione del piano».
Collegamento con l'università Verna rilancia la cabinovia

TERAMO Il piano urbano della mobilità sostenibile può diventare un'occasione strategica per ripensare al rapporto tra la città e l'ateneo. Ne è convinto l'assessore Maurizio Verna, che ha rilanciato la questione del collegamento tra il centro e la sede universitaria a Coste Sant'Agostino anche riprendendo il progetto della cabinovia. «La nostra volontà è quella di buttare il pallone in campo», ha detto, «e riaprire il dibattito ad esempio sulla questione cabinovia, che rappresenta un esempio di mobilità sostenibile». Per l'assessore la questione principale è quella della localizzazione dell'ateneo. «Se l'università resterà per sempre a Coste Sant'Agostino il bus che ci arriva non è adeguato a collegare il centro città con il suo polo attrattivo più importante. Di conseguenza bisogna infrastrutturarla in altro modo. Se invece si inizia a ragionare di riportare pezzi di università in centro, riqualificando contenitori pubblici come la Savini o la San Giuseppe, allora basta anche l'autobus».
09 febbraio 2021 il centro TE
 

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