Data: 12/01/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Cgil, tocca a Cordone «Lavoro più sicuro e meno precarietà» Il 48enne neo segretario provinciale indica le sue priorità e lancia una frecciata al Pd: «Un partito senza coraggio»
TERAMO «Orgoglioso dell'investitura ricevuta dall'assemblea generale, nella consapevolezza di rappresentare una Camera del lavoro importante per storia, numeri e per le personalità che l'hanno guidata negli anni». Sono le prime dichiarazioni a caldo che Pancrazio Cordone rilascia al Centro subito dopo il voto che nella serata di ieri l'ha eletto nuovo segretario della Cgil di Teramo. «L'obiettivo da perseguire è la vicinanza ai lavoratori e alle lavoratrici del nostro territorio, anche nella loro vita da cittadini», prosegue Cordone, che si dà tre priorità: recuperare terreno sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro, contrastare la precarietà e tutelare i servizi pubblici. Teramano di 48 anni, due figlie, una militanza nella sinistra giovanile, l'impiego in Provincia nel 2002 e l'immediato impegno nella Cgil prima come Rsu poi come funzionario nella Funzione pubblica (Fp) che dal 2016 guida come segretario: questo il breve identikit del nuovo segretario, che raccoglie l'eredità di Giovanni Timoteo che va in pensione dopo aver tenuto il timone del sindacato per sei anni. La Cgil è giunta al rinnovo dei vertici dopo una due giorni di congresso all'università di Teramo: sul tavolo sono stati portati i temi del lavoro, le criticità del territorio, le nuove sfide che il sindacato dovrà affrontare. Tanti gli interventi che hanno costellato il congresso, aperto martedì da un resoconto dell'uscente Timoteo e chiuso ieri sera dal discorso di Cordone. Il primo ha fatto un bilancio dell'attività svolta e delle urgenze alle quali sindacati, istituzioni e politica devono rispondere; il neo eletto ha tracciato un quadro del contesto attuale, nazionale e locale, rilevando le minacce e le difficoltà da affrontare ma anche «la determinazione con la quale il nuovo gruppo dirigente, seguendo la strada tracciata da chi ci ha preceduto, lavorerà per garantire diritti e tutele dei lavoratori e dei cittadini», ha detto Cordone parlando all'assemblea. «Il periodo che viviamo è complesso, ci troviamo in un contesto politico che definirei reazionario con margini di progresso verso il fascismo», ha proseguito il nuovo segretario in riferimento alla situazione nazionale. Ma critiche sono piovute anche verso la politica locale con «un partito, che dovrebbe essere il nostro partito di riferimento, che non ha avuto il coraggio di esprimere un candidato di centrosinistra per le elezioni della Provincia: quella stessa Provincia per la quale avevamo denunciato come sindacato il mancato rispetto della rappresentanza femminile», ha detto polemicamente Cordone riferendosi al Pd. E in questo quadro l'attività della Cgil dei prossimi anni «si dovrà tradurre in unità sindacale da preservare e consolidare stando vicini ai lavoratori, richiamando la politica alle proprie responsabilità, portando avanti vertenze che dalla sanità al pubblico impiego fino alla sicurezza sui luoghi di lavoro devono essere centrali», ha incalzato il neo segretario auspicando un rilancio economico e occupazionale per la provincia teramana e lanciando la proposta di investire su green economy e su una nuova "peace economy" che «crei lavoro lontano dalle logiche belliche», ha concluso.
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